Dici mormoni e pensi a uomini barbuti con cappelli neri e donne con cuffiette. Perché l’immaginario popolare è legato alle origini, nell’America di metà ’800, di quella che più correttamente si chiama Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. I membri nel mondo sono quasi 16 milioni. In Italia la comunità, giunta a quota 26.550 fedeli, cresce in maniera esponenziale da 50 anni. Tanto che è stato possibile portare a termine una conquista attesa da sempre: la costruzione, a Roma nord, del primo tempio italiano. Una grande opera, autofinanziata dalla comunità, che comprende anche altri edifici e che è ormai alle battute finali.
Piacciono ai giovani
Niente cappelli e cuffiette. «Oggi i mormoni non li individui per strada da come si vestono, spero però che si riconoscano dal modo in cui si comportano» dice Alessandro Dini Ciacci, rappresentante della Chiesa per l’Italia. Il loro approccio non è poi molto diverso da quello dei cattolici praticanti, ma le conversioni al culto arrivano soprattutto tra i giovani. «Ero una 18enne con le ansie tipiche di quella età: gli studi, il lavoro, la patente. Ho incontrato per caso dei missionari mormoni che mi hanno introdotta a un percorso di fede: ero affascinata dall’opportunità di parlare direttamente con Dio e dal fatto che Lui mi aiutasse nelle mie scelte» racconta Angela Taranto Gambi, che ha 48 anni e vive a Roma. «Anche io mi sono avvicinato alla Chiesa a 18 anni perché cercavo delle risposte» continua Dini Ciacci. «Non capivo, per esempio, perché dovessi sacrificarmi nella vita terrena per poi essere felice nell’Aldilà. La mia Chiesa mi permette di essere felice già adesso». La felicità dei mormoni presuppone grande impegno: appena maggiorenni, viene suggerito di recarsi in missione in un’altra parte del mondo per fare proselitismo e tutti sono chiamati a servire Chiesa e comunità.
La preghiera
Non bevono e non fumano
Sono molte le raccomandazioni che interessano la sfera privata dei praticanti. Bisogna versare al culto la “decima”, cioè il 10% dei propri guadagni, e poi seguire un elenco di regole etiche e morali, che sono indicazioni non obblighi, ma servono a sentirsi (ed essere giudicati dalla comunità) dei membri virtuosi. Come il divieto di abiti troppo scollati o corti per le donne: «A me non pesa, anzi, mi sentirei a disagio» spiega Alessandra Balestra Sorgiacomo, 33 anni, vicentina. Laureata e madre di 2 figlie, ha lavorato per anni in una biblioteca ma alla nascita delle bambine ha scelto di restare a casa per accudirle: la Chiesa lo raccomanda alle donne se non c’è una necessità economica.
Sono diffusi dal Nord al Sud dell’Italia
«Quando cresci in un determinato contesto è ovvio che certi concetti diventano parte di te, ma dedicarmi ai figli è stata una scelta ponderata e autonoma, la stessa di tante mamme di altre fedi». Non ha rinunciato al proprio lavoro la moglie di Ettore Pappagallo, 28 anni, di Bari, perito elettrotecnico informatico, un figlio di 2 anni e una fede incrollabile. «Io sono cresciuto a Bitonto, un paesino dove la comunità mormone è molto piccola e non c’erano altri ragazzi con cui fare gruppo per difenderci insieme dalle “tentazioni” del mondo, che nell’adolescenza sono un richiamo forte» racconta. «Ma ho avuto la fortuna di trovare amici rispettosi della mia scelta di evitare alcolici, sigarette e sesso fuori dal matrimonio».
Il più grande tempio d’Europa
Considerano sacra la famiglia
Nella società spesso i mormoni si trovano a dover sfatare miti radicati, come quello della poligamia, un’usanza antica poi vietata dalla Chiesa stessa. «Alla fine siamo più monogami di tanti altri: per noi la famiglia è sacra a tal punto che crediamo sia unita e indissolubile anche oltre la morte» dice Alessandra. Quello della famiglia è un tema centrale: i mormoni permettono il battesimo per procura dei propri defunti e danno un ruolo centrale ai centri genealogici. Uno sorgerà anche a Roma e l’edificio sarà aperto anche a chi, non mormone, intenda fare ricerche sulla propria storia familiare. «La nostra Chiesa, che ha un’esperienza centenaria in questo settore, ha ratificato un accordo con Roma per digitalizzare gli archivi di Stato» spiega Ciacci. «Per noi, come per tutti i cristiani, la cooperazione è un dato di fatto: abbiamo programmi di aiuto ai rifugiati, collaboriamo con Caritas e altri enti e abbiamo donato alla Croce Rossa una cucina da campo per l’emergenza migranti e i container dei cantieri del tempio per i terremotati del Centro Italia».
Le regole del culto
I mormoni sono di culto cristiano ma non credono nella Trinità come i cattolici: Padre e Figlio sono esseri distinti e separati. Il battesimo avviene per immersione totale dopo gli 8 anni e la felicità può essere raggiunta anche prima dell’Aldilà. La gerarchia della Chiesa ricalca invece quella dei tempi di Gesù: un profeta (per mezzo del quale ancora oggi Dio parla) e 12 apostoli. Ai membri si raccomandano comportamenti etici molto simili a quelli di altre religioni: servire la comunità, aiutare chi ha bisogno, diffondere il Vangelo, rispettare il proprio corpo, evitare gli eccessi, credere nella sacralità dei rapporti familiari e nella castità prima del matrimonio, che è solo tra uomo e donna e finalizzato alla procreazione.
I numeri
511mila: sono i mormoni in Europa. 1830: l’anno in cui il primo profeta, Joseph Smith, pubblicò il Libro di Mormon (testo sacro per i mormoni insieme alla Bibbia) che ricevette dall’angelo Moroni. 156: i templi mormoni nel mondo: il più importante è a Salt Lake City, nello Utah, dove vive la comunità più numerosa. 12: i templi in Europa. A Roma, nel quartiere della Bufalotta, sta per sorgere il più grande del continente: 60.000 metri quadri.