Dopo l’estensione a tutto il territorio nazionale della «zona protetta» per contrastare la diffusione del coronavirus, chudono tutti gli esercizi commerciali. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dalla sua pagina Facebook. «Per avere un riscontro effettivo dovremo attendere un paio di settimane. Chiudono parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa. Chiudono i negozi, i bar, i pub e i ristoranti. Resta consentita la consegna a domicilio. Restano garantiti i servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti e i servizi di pubblica utilità. Per le attività produttive va incentivato il più possibile il lavoro agile, incentivate le ferie e i permessi. Le fabbriche resteranno aperte ma con misure di sicurezza».
Le misure di contenimento del coronavirus hanno validità ovunque. La raccomandazione del Governo è a limitare gli spostamenti a quelli strettamente necessari (per esigenze di lavoro, salute o necessità grave). Per farlo occorre, però, l’autocertificazione su apposito modulo del ministero dell’Interno.
Come ci si regola in tutti gli altri casi? «In linea di massima deve prevalere il buonsenso, perché la norma messa dal Governo non contempla singoli casi specifici. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha esortato a limitare gli spostamenti ai soli casi di necessità» spiegano dalla Prefettura di Milano.
Posso fare la spesa?
Sì. È sempre possibile recarsi in negozi alimentari e supermercati, che resteranno aperti anche all’interno dei centri commerciali (come farmacie e parafarmacie). Molti supermercati controllano gli ingressi per far entrare poche persone alla volta e ci si raccomanda di tenere le distanze alla cassa.
Mi serve l’autocertificazione per fare la spesa o andare in farmacia?
No. «Rifornirsi di beni di prima necessità, come gli alimentari o i medicinali, fa parte dei casi nei quali non occorre l’autocertificazione» conferma la Prefettura di Milano.
Posso andare in un negozio fuori dal mio Comune?
La spesa deve essere fatta prioritariamente in prossimità della propria abitazione (residenza o domicilio), a meno che non sia possibile per mancanza di punti vendita o chiusura.
Anche per la farmacia valgono le stesse regole?
Sì. Il principio è quello di limitare gli spostamenti per qualunque tipo di esigenza: «Occorre rimanere all’interno del proprio Comune. Naturalmente se la farmacia di turno fosse chiusa o non ci fosse un supermercato, posso recarmi nel paese o comune limitrofo» confermano dalla Prefettura del capoluogo lombardo.
Niente shopping
Lo shopping, inteso come acquisti che non siano strettamente necessari, non è possibile. Gli esercizi all’interno dei centri commerciali chiudono, ad eccezione di quelli di beni di prima necessità (alimentari e farmacie).
Come faccio se ho bisogno di qualcosa che non siano alimentari?
Dal momento che l’obiettivo è rimanere il più possibile a casa, è possibile concentrare le uscite e, ad esempio, approfittare della spesa alimentare per comprare al supermercato tutto quanto possa occorrere in casa (ad esempio, le lampadine fulminate o il toner della stampante).