Abbiamo fatto in tempo a festeggiare insieme il compleanno, io e la mamma. Mirella ha 87 anni e 4 stent. Ora c’è un altro numero significativo: i 117 km che ci separano. Lei vive nel Biellese, io a Milano, e a me è venuto in mente quello che mi diceva quando andavo lontano: «Nessune nuove, buone nuove». Ma qui si tratta di non vedersi per tanto tempo.

Anche se so di poter contare su Marinella e Rosanna, le signore che l’aiutano, sono preoccupata. Intanto, dal suo punto di vista ci sono problemi più urgenti: annullata la fagiolata dagli Alpini, rimandata la seduta dalla fisioterapista che toglie i dolori, soprattutto niente caffè alle 11 con le amiche e niente partita a carte la domenica. Prima di rassegnarsi, ha provato il brivido dei carabinieri andati a controllare al bar la distanza fra le vecchiette al tavolo.

Ora, la sera, la prima cosa che dice al telefono è: «Sono stata a casa tutto il giorno», come fosse una cosa straordinaria. A volte penso che gli anziani si sentano una categoria a parte, il contrario di come li vediamo noi, sperduti e fragili. Mirella ha ordinato la mascherina in farmacia. Adesso non si può uscire, ma potrebbe servire in futuro. Un futuro, lei è convinta, in cui saremo più umani.

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