C’è chi attende “l’appuntamento” con la corsa o la camminata per rilassarsi, ritrovare se stessa, svuotare la mente dai pensieri quotidiani e chi invece vede nell’attività fisica un momento per socializzare, per ritrovarsi con le amiche e condividere un momento piacevole. Sono due approcci differenti, ciascuno con i propri benefici, ma che possono tranquillamente compensarsi. “Soprattutto in una società come la nostra, spesso ipertecnologica, l’esercizio fisico tipico della corsa o della camminata veloce permettono di concedere a se stessi una pausa, di uscire da una sorta di bolla in cui siamo rinchiusi a causa dei ritmi quotidiani, per ritrovare i ‘bisogni primari’, il piacere di muoversi, di pensare in libertà, di partire da un punto A per raggiungere un punto B, insomma di avere una visione diversa della realtà” spiega Davide Grazielli, ultrarunner e coach di Destination Unknown Coaching & Camps.

Ecco i benefici dell’esercizio fisico sia da soli sia in compagnia.

Camminare in gruppo

Una ricerca dell’Università dell’East Anglia, nel Regno Unito, e pubblicata sul British Journal of Sports, ha mostrato i benefici della camminata in compagnia. Lo studio, condotto su un campione di 2.000 persone di 42 paesi al mondo, ha portato a scoprire vantaggi inaspettati o normalmente sottostimati: i partecipanti hanno avuto effetti positivi in termini di pressione, battito cardiaco e livelli di colesterolo nel sangue, dunque “ingredienti” fondamentali per il benessere generale e importanti in particolare ai fini della prevenzione di ictus e infarti.

Oltre all’aspetto fisico, il fatto di condividere un momento piacevole come quello della camminata o della corsa in compagnia porta a benefici di tipo psicologico, soprattutto sulle non più giovanissime. Avere un impegno da rispettare condiviso con le amiche porta a ridurre, infatti, la sedentarietà e a regolarizzare la propria vita quotidiana o settimanale. Rafforzando i legami personali, aiuta anche a prevenire il rischio di solitudine e depressione nelle persone più anziane e stimola la socializzazione, importantissima per mantenere in salute anche il cervello.

La forza del gruppo (anche in menopausa)

Un’età particolarmente delicata per le donne e nella quale l’attività fisica di gruppo può portare benefici è poi quella della menopausa quando, a causa del cambiamento dei livelli ormonali, il metabolismo tende a rallentare e a portare ad un aumento di peso. La corsa e la camminata veloce possono essere un valido aiuto in questo momento di passaggio della vita di una donna (vedi qui i vantaggi specifici in menopausa). Ad esempio permettono di consumare calorie e dunque di mantenere sotto controllo il peso con più facilità, ma hanno un effetto positivo anche a livello psicologico: riducono i livelli di stress, ansia e anche insonnia che possono sorgere, aumentando le catecolamine e le beta-endorfine, che fanno parte della famiglia degli “ormoni della felicità”.

“La camminata veloce e la corsa sono due antistress riconosciuti, a patto ovviamente che siano praticate con piacere e non in modo forzato. Farle in compagnia sicuramente aiuta, sia dal punto di vista psicologico che fisico, senza dover essere necessariamente dei corridori professionisti” spiega il coach Davide Grazielli.

Da soli o in compagnia, questione di carattere

“Io penso che entrambi i tipi di esercizio fisico, della camminata veloce e della corsa, siano validi sia se praticati da soli che in gruppo, anzi: credo che si compensino, a seconda dei momenti. Nella vita di un corridore, ad esempio il fatto di uscire in gruppo offre stimoli differenti rispetto all’allenamento da soli: spesso le prestazioni ne risentono in positivo, perché ci si obbliga a uscire dalla propria zona di comfort, quella fatta dalle solite andature alle quali siamo ormai abituati quando corriamo da soli. Lo stesso, però, vale per chi pratica la camminata veloce” dice l’allenatore.

Il gruppo porta spesso a superare i propri limiti o quelli che si credevano tali, dunque fa crescere l’autostima. Correre o camminare in compagnia, poi, fa sentire meno fatica, ci si distrae e, se i ritmi lo consentono, rappresenta un momento per poter chiacchierare e socializzare. Ma non per questo deve essere l’unico modo per fare attività: “A volte correre e camminare da soli ci si mette in contatto con noi stessi, senza distrazioni esterne. Insomma, io credo che siano due dimensioni diverse, ma che si possano combinare, privilegiando eventualmente quella che è più affine al proprio carattere, ma senza precludere l’altra” conclude Grazielli.

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