l 25 maggio scorso sono entrate in vigore le norme europee sulla privacy. Che cosa è cambiato?
«Il regolamento ha imposto nuove regole a tutte le aziende che maneggiano i nostri dati: devono fornirci informative dettagliate e chiare, dirci cosa sanno di noi e, se ne facciamo richiesta, cancellare tutte le informazioni» spiega l’avvocato Marisa Marraffino, esperto di reati informatici. Vediamo in tre esempi concreti quali sono i nuovi diritti.
Quando firmi un contratto
Che si tratti del gestore telefonico o di una app da scaricare, l’informativa sulla privacy che accompagna il documento deve chiarire punto per punto quale uso verrà fatto dei tuoi dati (per fornirti il servizio o per ricerche statistiche, per esempio), chiedendoti consensi separati per ciascuna voce. «Leggi con attenzione il contratto» dice Marraffino. «Grazie a queste norme, per esempio, potrai dare l’ok perché l’azienda usi il tuo indirizzo solo per inviarti le fatture, ma non per la pubblicità».
Se hai una tessera fedeltà
Hai decine di carte fedeltà nella borsa, che magari non usi più, e continui a ricevere newsletter e sms promozionali? Ora non solo puoi pretendere che il negozio o la catena di supermercati ti cancellino dalle liste, ma puoi ottenere che vengano distrutte tutte le informazioni che ti riguardano. «Ti basta inviare una mail all’indirizzo che trovi in calce alla newsletter o sul sito, alla voce privacy: le aziende sono obbligate a istituire un responsabile che si occupi di questi argomenti» aggiunge l’esperta.
In clinica o dal dentista
Se lo richiedi, lo studio medico o la struttura ti deve fornire una copia di tutte le informazioni, personali e cliniche, in un formato leggibile da ogni dispositivo (per esempio una chiavetta Usb) in modo da poterlo consultare quando ti rivolgi a un altro medico. «Si chiama diritto alla portabilità ed è utile anche quando cambi gestore telefonico: ora puoi chiedere al vecchio operatore di inviare al nuovo tutti i tuoi dati, accorciando così i tempi del passaggio».