Il Covid può far aumentare il diabete. È quanto emerge da uno studio condotto dall’Università di Osaka, in Giappone, pubblicato sulla rivista Metabolism, e che arriva proprio mentre in Italia si sta registrando una nuova ondata di contagi.
Il numero di infezioni da virus SARS-CoV-2è aumentato del 50% in una settimana e si prevede che il picco si raggiunga intorno a metà luglio, con un tasso di reinfezione dell’8,4%. Insomma, in un contesto del genere, gli esperti invitano a non abbassare la guardia, soprattutto nei soggetti a rischio come gli obesi: «Sono tra coloro che rischiano maggiormente, soprattutto per il legame che è emerso con il diabete» spiega Angelo Avogaro, presidente della Sid, la Società italiana di diabetologia.
Covid e diabete: cosa dice lo studio
I ricercatori giapponesi hanno scoperto che l’infezione da SARS-CoV-2 è in grado di attivare il gene IRF1 che a sua volta agisce alterando l’attivazione dell’insulina e innescando il diabete, causato da una carenza di proprio di insulina. «Anche noi avevamo già notato che in coloro che sono colpiti da Covid si registra un aumento del 30% del rischio di diabete» conferma Avogaro. Ora l’autore dello studio, Iichiro Shimomura, parla di risultati “sorprendenti”. Ma quali sono le motivazioni di questo legame tra le due malattie?
Colpa dell’insulina (e del cortisone) delle cure anti Covid
«Ci possono essere diversi aspetti che entrano in gioco e che possono spiegare questo legame: il primo è che l’infezione da virus Sars-cov2 causa un’infezione delle cellule che producono l’insulina e la loro distruzione. È lo stesso meccanismo che si nota in chi soffre di diabete di tipo 1, quello giovanile, ossia proprio una distruzione delle cellule che producono insulina, con la differenza che in questo caso la causa è di tipo autoimmune, mentre nel Covid è dovuta all’infezione. Il risultato è comunque lo stesso» spiega il diabetologo.
«Il secondo motivo possibile è che chi si ammala di Covid segue una serie di trattamenti tra i quali possono esserci cure con cortisone e questo può dare un aumento della glicemia. È noto, infatti, che chi è trattato con cortisone può avere un maggior rischio di diabete» spiega ancora l’esperto, che aggiunge: «L’ultimo aspetto ha a che fare con lo stile di vita: quando si ha il Covid si fa minor attività fisica e aumenta la resistenza insulinica, che a sua volta fa aumentare la glicemia».
Chi sono i soggetti più a rischio di diabete da Covid
Secondo i ricercatori giapponesi questo quadro può verificarsi con maggiore probabilità nei pazienti più anziani, negli individui obesi e in chi è già a rischio di diabete. «Sicuramente sono più a rischio gli obesi e, in particolare, chi ha un’obesità viscerale. Anche chi ha patologie sovrapposte può avere maggiore probabilità, come naturalmente coloro che sono in cura con cortisone, o soffrono di artrite reumatoide o asma cronica. Non sembra, invece, che possa esserci una differenza di genere, quindi che possano essere più a rischio gli uomini o le donne», spiega il presidente della Sid.
Si può fare prevenzione?
Dopo due anni e mezzo di pandemia e di fronte alla constatazione che nuove ondate, seppure meno gravi, di contagi Covid continueranno a verificarsi, gli esperti sottolineano l’importanza di alcuni comportamenti virtuosi: «L’invito è a eseguire controlli più meticolosi sulla glicemia in chi segue terapie al cortisone, anche perché molte cure lo prevedono, ma non sempre si è a conoscenza dell’effetto di aumento di glicemia che può dare. A ciò si aggiunga la massima attenzione nei soggetti con obesità viscerale, perché il grasso localizzato sulla pancia rende molto a rischio di Covid severo», conclude l’esperto diabetologo.