Avendo abitualmente a che fare con le gambe delle donne, sono ormai un’esperta di tendenze “dalla vita in giù”. Ora, pensate alla scena di Blade Runner in cui Rutger Hauer parla dei bastioni di Orione. Ecco, sappiate che anche io ho visto cose che voi umani non potete immaginare. Io vi ho viste col perizoma “string” e i jeans a vita bassissima, vi ho viste con i gambaletti neri e color carne. Io vi ho viste coi fantasmini nelle ballerine. Con gli zoccoli e il calzino. E ora devo vedervi coi pedalini a rete che spuntano dalle scarpe, o con quelli bianchi sfoggiati come se fossero autoreggenti di seta, con scarpe da ginnastica/calzino che fanno rimpiangere i tempi dei famigerati sabot. Avevo giustificato la tendenza del calzino col sandalo pensando che qualche stilista benevola, chessò, Miuccia Prada (che già fa fatica a farsi la piega), si fosse sensibilizzata al fatto che la pedicure d’inverno non la teniamo curatissima.
Grazie Miuccia per il pensiero delicato. Qualcosa poi deve essere andato storto e a qualche collega è parsa un’ottima idea il rilancio del calzino da tennis di spugna bianco. E sulla frase in cui compaiono contemporaneamente le parole calzino e spugna potremmo chiudere questo pezzo senza aggiungere altro. Però, sfogliando le riviste, è nato in me un nuovo sentimento che mi ha fatto sentire una persona migliore. E per questo voglio condividerlo con voi. Per la prima volta in vita mia mi sono sentita emotivamente vicina alle modelle perché, grazie alla tendenza calzino, riescono a sembrare tozze pure loro, gazzelle 16enni con la taglia 36. Le meravigliose top model degli anni ’90 vivevano affamate ma vestite di abiti da sogno, coi capelli mossi dal vento e con scarpe pazzesche. Quelle dei nostri tempi hanno i “messy hair”, termine inglese per definire il capello sciatto. E i calzini. Mi si stringe il cuore.