Il nuovo farmaco contro il diabete di tipo 2 si chiama semaglutide orale, è un medicinale sotto forma di compresse e si assume una volta al giorno. Un medicinale semplice nell’uso, quindi, ma che potrebbe cambiare la vita a chi soffre di diabete di tipo 2. Ad esserne colpiti sono in circa 3,5 milioni di italiani, il 7% della popolazione. Proprio nel nostro Paese, però, adesso è arrivato il nuovo farmaco. Ecco come funziona e a chi è adatto.
Cos’è il nuovo farmaco per il diabete
Di possibili cure per il diabete ce ne sono già molte, ma non sempre i risultati sono quelli sperati. Secondo gli esperti, infatti, solo il 20% dei pazienti raggiunge i livelli corretti di glicemia. Eppure la malattia, legata proprio a valori troppo elevati di zucchero nel sangue, rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiache e vascolari (infarto e ictus) da non sottovalutare. Il diabete è spesso associato a un eccesso di peso, all’ipertensione arteriosa e ad alterazioni del metabolismo dei lipidi. Da qui l’importanza di un nuovo farmaco. «Si tratta di una proteina che per la prima volta può essere somministrata per bocca. Questa è la vera novità» spiega Angelo Avogaro, professore ordinario di Malattie del metabolismo presso l’università di Padova e presidente eletto della Società italiana di Diabetologia. «Finora i farmaci orali contro il diabete avevano il limite di essere inattivati subito dagli acidi gastrici. Per questo l’insulina non si assume per via orale, perché andrebbe distrutta. Questo nuovo prodotto, invece, è all’avanguardia perché permette un assorbimento nell’organismo da parte della mucosa gastrica e risulta anche molto efficace».
Come funziona il nuovo farmaco
Il farmaco è stato studiato nell’ambito del programma “Pioneer”, che ha coinvolto oltre 9.500 adulti con diabete tipo 2. I trial clinici hanno dimostrato che il medicinale ha un’efficacia superiore nella riduzione del livello di emoglobina glicata e nella perdita di peso, rispetto alle altre classi di medicinali antidiabetici orali in commercio. Proprio questi due fattori giocano un ruolo fondamentale nel rischio di complicanze che possono sensibilmente ridursi abbassando il livello di emoglobina.
Il nuovo farmaco agisce sui chili in più
«Si è visto che il farmaco permette di abbassare dell’1% il livello di emoglobina glicata. Un altro aspetto importante è l’azione sui chili di troppo, che hanno un ruolo determinante, visto che secondo i dati degli Annali Amd l’80% dei pazienti con diabete è in sovrappeso oppure obeso. Da questo punto di vista il medicinale permette di ridurre fino a 4 chili il peso dei pazienti e soprattutto agisce sul girovita, con una diminuzione di 3-4 centimetri, che sappiamo influiscono sui rischi cardiovascolari» spiega l’esperto.
Il farmaco è rimborsato dal SSN
Il nuovo farmaco ha anche il pregio di essere rimborsato dal Servizio sanitario nazionale, dietro prescrizione medica. «Prima della somministrazione vanno eseguiti tutti gli accertamenti del caso. È indicato nei pazienti con diabete di tipo 2, quello che insorge in tarda età, per intenderci. Può prescrivere il farmaco lo specialista diabetologo, ma in base alle recenti indicazioni dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, anche il medico di medicina generale, quindi quello di famiglia, compilando un apposito modulo» chiarisce Avogaro.
L’arrivo del semaglutide orale viene accolto con entusiasmo dagli esperti, che lo ritengono una nuova “arma” in più contro il diabete: «Al momento per il diabete di tipo 1 le alternative sono gli inibitori di assorbimento renale di glucosio, ma in generale per tutti i pazienti diabetici anche le altre sostanze disponibili sotto forma di medicinali risultano meno efficaci della nuova proteina assumibile per via orale» conclude il presidente della Società italiana di Diabetologia.