Lo strumento compensativo da solo non basta a uno studente con DSA (il Disturbo Specifico dell’Apprendimento, riconosciuto dalla legge 170 del 2010).
Conosci questo DISTURBO DELL’APPRENDIMENTO? Per saperne di più, Leggi il nostro progetto speciale sulla dislessia.
Non sono quindi il correttore ortografico, la sintesi vocale, le mappe digitali, il lettore Mp3 o il dizionario elettronico a fare la differenza. La differenza la fa il sistema. Tutta la “filiera scuola”, dai certificatori ai docenti ai genitori, deve poter funzionare.
Ne parliamo in modo approfondito anche nel convegno Strategie & Tecnologie per l’inclusione al Samsung District di Milano il 17 gennaio 2017, insieme a esperti di AID (Associazione Italiana Dislessia), FID (Fondazione Italiana Dislessia), Axia (società di consulenza), Samsung e IBM. Volete vedere il video? È possibile vedere la diretta Facebook della parte del convegno dedicata all’inclusione scolastica e agli esempi virtuosi italiani e stranieri, e anche quella dedicata all’inclusione lavorativa e alle aziende dyslexia friendly.
Per far sì che la scuola diventi inclusiva, docenti e certificatori dovrebbero parlare lo stesso linguaggio: spesso il professore che si trova ad avere a che fare con la certificazione non la sa interpretare. In fondo, si tratta solo di un pezzo di carta che attesta determinate caratteristiche di un ragazzo, ma poi ognuno è un caso a sé. I parametri standard, come un vestito, vanno “calati” sul singolo individuo. I docenti sono in grado di farlo? E quanti di loro si preoccupano di “parlarsi” con chi ha rilasciato la certificazione? E poi ci sono i genitori: non tutti sanno quali sono i diritti e doveri dei ragazzi con DSA, non sanno che possono andare dai docenti a “rivendicare” certe attenzioni, che c’è una legge che li tutela. D’altra parte, spesso i genitori pensano di poter demandare tutto alla scuola, forti proprio della legge, mentre a casa è importante osservare il ragazzo, per “aiutare il docente ad aiutarlo”. Insomma, è un gioco delle parti in cui ognuno deve fare la sua, di parte. Non basta dare gli strumenti compensativi se poi il corpo docente non è preparato a usarli, e la famiglia non collabora.
Detto ciò, il panorama degli strumenti compensativi è molto variegato. Come orientarsi? Ci pensa sempre la scuola ad adottare il libro cartaceo e digitale per il ragazzo con bisogni specifici. Si tratta di versioni rielaborate degli stessi libri di testo adottati in classe, grazie ad accordi presi dalle case editrici con associazioni (in prima fila AID – Associazione Italiana Dislessia) o editori specializzati. Ecco le realtà più interessanti e innovative al momento.
La biblioteca digitale di AID con 25 mila titoli
Oggi AID – Associazione Italiana Dislessia (www.aiditalia.org) è la più influente associazione italiana sui temi dei DSA, con 98 sezioni in tutta Italia, gestite da volontari. I soci dell’Associazione sono genitori e familiari di bambini dislessici, dislessici adulti, medici, psicologi, logopedisti e insegnanti. Con il progetto LibroAID (www.libroaid.it), fornisce gratuitamente ai soci una copia digitale dei libri adottati nelle scuole primarie e secondarie di tutta Italia e pubblicati dalle case editrici aderenti al progetto (le principali case editrici scolastiche). Si tratta di più di 25mila titoli tra cui anche testi di inglese e matematica, che possono essere usati in classe sulla LIM e sul videoproiettore. La versione digitale del testo scolastico (un file pdf aperto) permette ai ragazzi di studiare utilizzando tutti i dispositivi elettronici, con la possibilità di avvalersi dei programmi di sintesi vocale per la lettura e di associare il file a software per creare mappe concettuali personalizzate, un importante strumento compensativo per lo studio.
Per informazioni: www.aiditalia.org
Il top per i libri su iPad e le scuole professionali
Centro Leonardo Education oggi è il maggior editore di libri di testo iBooks interattivi in Europa (da scaricare sull’iPad). È una casa editrice digitale nata nel 2006 a Genova come cooperativa specializzata in psicologia dell’età evolutiva, con psicologi e logopedisti a disposizione di ragazzi con bisogni educativi speciali. L’ha fondata Ugo Falace, diventato sviluppatore per la Apple ma con un passato da idraulico, come mi racconta. «Come per tanti dislessici, il mio percorso scolastico è stato devastante. Una volta uscito da scuola (un istituto professionale a cui sono stato indirizzato dai professori delle medie) ho iniziato a lavorare come idraulico. E solo dopo qualche anno ho scoperto di non essere stupido, ma solo dislessico. Così ho creato una cooperativa per mettere insieme più esperti in grado di aiutare i ragazzi con DSA. Nel frattempo coltivavo la passione per la tecnologia e l’innovazione, fino alla scoperta del software iBooks Author di Apple, in grado di creare libri interattivi».
Con il suo team, Centro Leonardo Education lavora dal 2012 allo sviluppo di questo software. «Oggi siamo consulenti di De Agostini Scuola proprio per i libri di testo digitali per alunni con DSA. Abbiamo realizzato 250 libri, tra scuole medie e superiori, di cui 86 per gli istituti professionali. In queste scuole, infatti, si concentrano i ragazzi con DSA: ben il 35 per cento degli alunni sono dislessici. Siamo gli unici a lavorare su progetti specifici per queste scuole professionali, per esempio per odontotecnica ed elettronica. I nostri libri hanno tutti una spaziatura maggiore, mappe concettuali, sintesi alla fine di ogni capitolo. Strumenti che in realtà aiutano tutti, e non solo i dislessici. Per esempio, spesso il libro di testo cartaceo ha allegato un piccolo volume per i ragazzi con DSA, che i docenti poi usano anche per gli stranieri. L’inclusione vera non prevede percorsi specializzati, ma una didattica che aiuti tutti, e le innovazioni tecnologiche sicuramente ci aiuteranno».
Per informazioni: www.centroleonardo-education.it.
Una parte del sito è dedicata alla consulenza editoriale per bisogni educativi speciali, come difficoltà di attenzione, autismo o difficoltà emotive: www.centroleonardo-psicologia.
Libri digitali personalizzati sul singolo bambino
Seleggo – I Lions italiani per la Dislessia Onlus è un’associazione di volontari, nata nel 2014, che collabora con un team di neuropsicologi infantili dell’IRCCS Eugenio Medea (a Bosisio Parini, Lecco), una struttura sanitaria ad alta specializzazione, oggi l’unico istituto scientifico italiano riconosciuto per la ricerca e la riabilitazione nell’ambito dell’età evolutiva. Seleggo, grazie ad accordi con Zanichelli e De Agostini Scuola, mette a disposizione gratuitamente sui siti web delle case editrici libri di testo con caratteristiche davvero uniche, realizzati ad hoc per gli studenti con la certificazione DSA: lo scopo è migliorare la capacità e velocità di lettura e quindi la comprensione del testo, con ricadute estremamente positive sull’autostima dei ragazzi e le relazioni, come dimostrano riviste scientifiche di settore a livello internazionale. «Abbiamo attualmente a catalogo oltre 250 libri di testo, soprattutto per le scuole medie, di storia, scienze e geografia» mi spiega il presidente di Seleggo, Paolo Colombo. «Questo numero elevato ci permette di coprire gran parte delle scuole medie sparse sul territorio italiano. Zanichelli e DeAScuola ci forniscono gratuitamente il pdf dei loro libri. I nostri 30 volontari, seguendo i parametri indicati dai ricercatori dell’istituto Medea, trasformano il testo cartaceo originario in un formato specifico con spazi, interlinee, grassetti e colori studiati ad hoc per gli studenti con dislessia. Quindi li traducono in file leggibili con due voci di genere e 5 velocità differenti per adattarsi alla specificità dello studente. Seleggo mette poi a disposizione gratuitamente sui siti web delle case editrici i libri di testo realizzati ad hoc per gli studenti con DSA. Se consideriamo che almeno il 5% della popolazione scolastica è dislessica significa che possiamo offrire gratuitamente questo potente strumento a parecchie migliaia di studenti ovunque si trovino. Dal portale si possono scaricare tutti i capitoli del libro in formato pdf per la lettura e in file mp3 per l’ascolto simultaneo».
Ma la differenza vera la fa un nuovissimo software on line, prodotto da Medea, che serve per il potenziamento della lettura e della scrittura ai ragazzi con DSA. «Il software si chiama Tachidino e nasce dall’applicazione dei dati di ricerca raccolti in più di 15 anni di studi sulle cause e la gestione della dislessia» spiega Maria Luisa Lorusso, neuropsicologa e respnsabile del progetto presso l’Itituto Medea. «Il programma di potenziamento funziona come un videogioco: bisogna aiutare Tachidino, l’amico dinosauro, a catturare uno specifico tipo di caramella colorata che sbuca all’improvviso e percorre traiettorie vivaci e casuali. Solo uno di questi dolcetti è il bon bon a spirale di cui va ghiotto Tachidino, tutti gli altri gli spaccano i dentini. Quando il bambino cattura il bon bon giusto, compare per brevissimo tempo una parola da leggere e da suggerire a Tachidino: se il suggerimento è corretto il dinosauro può mangiare il dolcetto. Ogni “seduta” di gioco svolta dal bambino viene poi controllata online dagli specialisti formati dall’Istituto Medea in tutta Italia che, in base ai risultati raggiunti dal bambino, volta per volta preparano gli step successivi. In questo modo il bambino può migliorare le sue capacità di lettura e scrittura divertendosi».
Il software, inoltre, ha una funzione che permette di realizzare libri di testo “personalizzati”, cioè che rispettino le caratteristiche di ogni singolo studente. «Una volta in possesso della certificazione, lo studente a casa si collega dal suo pc al sito di Seleggo ed esegue un test usando questo software” prosegue la dottoessa Lorusso. «Una specifica sezione di Tachidino, gestita da un operatore tramite una procedura automatizzata, permette dopo alcune esercitazioni di individuare con quali parametri visivi (tipo di font, grandezza dei caratteri e spaziatura tra i caratteri) e uditivi (timbro e velocità di lettura) il bambino legge in modo più efficace. Questi dati vengono poi comunicati a Seleggo che, con l’aiuto dell’istituto Medea, li utilizza per la realizzazione di file di testo e audio mirati sulle esigenze di ogni singolo ragazzo, unico sia da un punto di vista delle difficoltà che delle risorse».
Per informazioni: www.seleggo.org; email: [email protected]
Libri cartacei e digitali utili a tutti
DeA Scuola (www.deascuola.it) è uno degli editori più attenti al tema della didattica inclusiva e dei DSA, sia dal punto di vista dei ragazzi che dei docenti. Molti dei libri cartacei tengono conto dei suggerimenti del Cedisma, il Centro Studi e Ricerche sulla Disabilità e la Marginalità dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. La De Agostini Scuola ha al suo interno una divisione digital che collabora con diversi enti ed associazioni (tra cui AID – Associazione Italiana Dislessia, Centro Leonardo Education e Fondazione Lia – che promuove la lettura accessibile a tutti, ipovedenti inclusi). Mi spiega Karen Nahum, Digital Director di De Agostini Scuola e Libri: «L’obiettivo è quello di offrire libri in formato digitale da scaricare dal nostro sito che siano veri e propri “testi liquidi”: non si tratta di pdf ma di formati “personalizzabili”, cioè con audiolibro (non con sintetizzatori vocali ma voci umane), il font Easyreading (un font ad alta leggibilità frutto di 10 anni di studi), la possibilità di ingrandire il testo e pure modificare l’interlinea».
Ma l’esperienza unica di questo editore è la volontà di offrire lo stesso libro in formato cartaceo anche per i ragazzi con DSA, perché non si creino disomogeneità: «Il libro che adottano è apparentemente lo stesso, in realtà all’interno vi sono parti realizzate ad hoc per loro, magari semplificate, con meno richieste e più mappe, per esempio» prosegue la dottoressa Nahum. «La tendenza dell’editoria scolastica, in realtà, è proprio quella di creare libri più accessibili a tutti, all’insegna di un’inclusione su larga scala, quindi con mappe e sintesi, con dizionari in diverse lingue. Perché quello che aiuta un ragazzo straniero, può aiutare anche un italiano o un giovane con DSA».
Lo snodo, lo sappiamo, sono poi i docenti. DeA Scuola nel suo sito un’area BES dedicata alla formazione degli insegnanti, con seminari, percorsi didattici e contenuti creati da formatori specializzati, gratuiti in una prima fase e in seguito acquistabili con la Carta del docente.
Per informazioni: www.deascuola.it