Ogni settimana pubblichiamo le risposte di Chiara alle domande delle lettrici, sia online che sulla carta. Per scriverle, manda una mail a lapostadelcuore@mondadori.it
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Cara Chiara, chissà se tu mi puoi aiutare. Sono sposata da 34 anni e la relazione sessuale con mio marito è sempre andata davvero bene. Ora lui ha 56 anni e io 59. Il sesso, si sa, a una certa età cambia. O almeno è quello che si dice. Fatto sta che io mi lamento spesso con lui perché, sotto questo aspetto, niente è più come prima. Per dirla tutta: lui fa molta fatica ad avere un rapporto. Capisco che questo per un uomo possa essere fonte di disagio profondo verso una donna, ma alle mie domande lui risponde sempre dicendo: «Io ho iniziato a fare sesso a 14 anni! Alla mia età le riserve sono finite!». Punto. E così io vorrei dargli una risposta che arrivi magari da un esperto nel campo, per farlo finalmente stare zitto. Grazie.
Anonima
Mia cara Anonima, fai bene a chiedere il parere da un esperto, ma temo che i problemi siano due. Il primo: perché scrivi di volere “farlo star zitto”, quasi che tu non creda a quello che dice? Ovvio che il punto non sono le sue riserve di energia: è un modo fantasioso per parlare degli intoppi che arrivano con l’età. Il problema esiste, ed è suo, oltre che tuo. Secondo: a quale esperto ti riferisci? Se il problema è fisico, un medico avrà qualcosa da dirvi. Se è psicologico, di noia e abitudine, e cioè se c’è bisogno di ravvivare una fantasia un po’ sopita, esistono i sessuologi. Ma se (aiuto!) l’esperta dovessi essere io, temo di non poter fare altro che parlarti, da rigorosa non-esperta, di una cosa che si chiama “stare insieme”. Convivere per 30 anni significa cambiare e accettare i cambiamenti, nel fisico e nella pratica. Non che tu debba rinunciare a una sfera sessuale che ti spetta, ma, se il nostro corpo cambia, possiamo trovare nuovi modi per sfruttarlo. Con le energie diverse che avete, con l’aspetto diverso che avete, sperimentate di nuovo per trovare altre strade e gioire. I rimproveri non servono: se è lui che vuoi, è il suo corpo, così com’è, che devi accogliere. E, se fai sentire accettato il suo, sono sicura che anche il tuo avrà qualcosa da imparare.
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