Elly Schlein ha vinto la sfida alle primarie con Stefano Bonaccini diventando a sorpresa la nuova segretaria del Partito democratico. Con il 53,8 per cento dei consensi contro 46,2, è la prima donna a ricoprire questo incarico. Superato il milione di persone ai gazebo. La 38enne, deputata ed ex vicepresidente dell’Emilia-Romagna, diventa così la leader del primo partito di opposizione. “Il popolo democratico è vivo, c’è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara”, ha dichiarato la neo-segretaria del Pd. Nata in una famiglia italo-americana, Elly Schlein si è impegnata molto in passato sul fronte dei migranti, della giustizia sociale e dell’ambientalismo. Fra le sue battaglie, quella per la parità di genere, la disoccupazione giovanile, i diritti delle minoranze e delle persone LGBTQIA+.
Sconfitto Stefano Bonaccini
Elly Schlein ha sconfitto alle primarie Stefano Bonaccini. Il presidente dell’Emilia-Romagna, 56 anni, partiva da favorito: aveva infatti vinto il voto fra gli iscritti. I circoli dem avevano premiato Bonaccini con il 52,87% dei voti, mentre la sua ex vice aveva raccolto solo il 34,88% delle preferenze. E’ la prima volta nella storia del Pd che le primarie allargate non confermano il risultato del voto degli iscritti. Domenica hanno votato ai gazebo allestiti dal Pd circa un milione di persone. Alle precedenti primarie il numero era stato un milione e 600mila.
Elly Schlein: “Uniti per tornare a vincere”
“Sono immensamente grata perché insieme abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione. Anche stavolta non ci hanno visti arrivare”. Sono state queste le prime parole della nuova segretaria del Pd, a scrutinio ancora da completare. “Ora uniti per tornare a vincere”, ha ribadito la Schlein. Nel suo discorso ha promesso che il Pd sarà un “problema per il governo Meloni“. “Da oggi noi daremo un contributo a organizzare l’opposizione in Parlamento e in tutto il Paese a difesa dei poveri che il Governo colpisce e non vuole vedere”.
Congratulazioni, da Letta alla Meloni
Congratulazioni alla Schlein sono arrivate dallo sfidante Stefano Bonaccini che su Facebook ha scritto. “Garantisco l’unità che ho promesso nelle settimane scorse, e sono fiducioso che Elly saprà indicare una direzione altrettanto unitaria per tenere insieme il partito e per renderlo più forte”. “Riuscirà laddove io non ce l’ho fatta”, ha detto il segretario uscente, Enrico Letta. Congratulazioni anche dalla premier Giorgia Meloni.
La famiglia di Elly Schlein
Nata il 4 maggio 1985 nel canton Ticino, in Svizzera, Elena Ethel Schlein viene da una famiglia italo-americana ed è figlia di due professori universitari. Il padre è un politologo americano discendente di una famiglia ebraica askhenazita proveniente dall’odierna Ucraina. La madre è una giurista, figlia di Agostino Viviani, avvocato antifascista, senese della Pantera, e senatore del Partito Socialista negli anni settanta. Ha due fratelli più grandi, Benjamin che insegna matematica all’Università di Zurigo e Susanna, diplomatica all’ambasciata di Atene, recentemente vittima di un attentato anarchico.
Università e impegno per Obama
Dopo la maturità conseguita a Lugano si è trasferita nel paese d’origine della madre, a Bologna, dove ha studiato prima al Dams, poi a giurisprudenza dove si è laureata con una tesi sulla rappresentazione dei migranti in carcere. Prima di dedicarsi alla politica attiva in Italia ha partecipato, come volontaria, alle due campagne che hanno portato all’elezione alla presidenza degli Stati Uniti di Barack Obama.
L’esperienza di “OccupyPd”
Nel 2013 la Schlein ha lanciato insieme ad altri ‘OccupyPd’, esperienza nata per protestare contro i 101 che affossarono l’elezione di Romano Prodi al Quirinale dove si proposero 102 idee per cambiare il centrosinistra.
L’elezioni all’Europarlamento
Nel 2014, dopo l’esperienza di OccyupyPd, si è candidata al parlamento europeo, dove, un po’ a sorpresa, è stata eletta occupandosi soprattutto di immigrazione, giustizia fiscale, ambiente e lotta alle mafie.
Il rapporto con il Pd
In seguito la Schlein è uscita dal Pd, insieme a Pippo Civati e in aperto contrasto con Matteo Renzi, per fondare “Possibile” da cui poi si è allontanata. Dopo l’esperienza europea, è tornata in campo per le Regionali di gennaio 2020, dando vita ad una lista ecologista-progressista, “Emilia-Romagna Coraggiosa”, che sosteneva Bonaccini. Grazie ai 22mila voti personali ottenuti – primato di preferenze per il Pd – è stata nominata vicepresidente della Regione. Nel 2022 si è candidata alle Politiche, capolista, ottenendo un seggio alla Camera, pur rimanendo ancora non iscritta al Pd. La sua re-iscrizione al Pd è piuttosto recente: solo nei mesi scorsi ha infatti ripreso la tessera al circolo della Bolognina, dove era di fatto cominciata l’esperienza di OccupyPd e la sua scalata al parlamento europeo.
La vita privata di Elly Schlein
Riservatissima sulla sua vita privata, qualche hanno fa in un’intervista televisiva disse “di aver amato molti uomini e molte donne” Ha una compagna che, dice, “non è un personaggio pubblico e non vuole diventarlo”. È appassionata di cinema, assidua frequentatrice del festival di Locarno, ha collaborato a un documentario che ha vinto il David di Donatello. E’ anche molto appassionata di musica: suona la chitarra ed è una cultrice del festival di Sanremo.