Da oggi Facebook “parla” anche friulano: la marilenghe potrà essere impostata nell’interfaccia tra le lingue che compaiono nel menù impostazioni del social media. È questa l’ultima novità di Meta, nata dalla collaborazione del colosso americano con Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ARLeF (Agenzia Regionale per la Lingua Friulana) e Insiel per promuovere l’uso quotidiano della lingua locale parlata in Friuli.
L’interfaccia tradotta è disponibile non solo per la popolazione locale ma anche per tutti gli utenti della piattaforma a livello globale. Il progetto è parte del “Piano generale di politica linguistica per la lingua friulana 2021-2025”, che prevede la diffusione del friulano sulle principali piattaforme tecnologiche.
La traduzione di Facebook in friulano
Per garantire alle persone la migliore esperienza possibile sulla piattaforma, ARLeF ha assicurato che la traduzione fosse di alta qualità e coerente con la terminologia esistente. Così il “Mi piace”, reazione che l’utente può esprimere a un post, diventa “mi plâs“. “Comente” è il pulsante del commento, mentre per accedere al proprio profilo c’è il bottone “jentre” al posto di “entra”. E ancora i grups, gli amis, le sezion gnovis e il menu di ricercje…
Quando Facebook diventa “local”
Il friulano va ad aggiungersi ad altre lingue locali già presenti sulla piattaforma. In passato era infatti già stato introdotto il sardo e, all’estero, anche alcune lingue indigene come l’Aymara (in Bolivia), l’Inupiaq (in USA) e l’Inuktitut (in Canada) sono state inserite tra le lingue disponibili su Facebook.
Friulano su Facebook? Un messaggio “dirompente”
“Aver raggiunto l’obiettivo di sbarcare con il friulano su Facebook è grandioso – ha detto l’Assessore alle Autonomie Locali della Regione Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti – e si inserisce nelle tante iniziative portate avanti in questa legislatura per un uso diffuso della ‘marilenghe’ – lingua madre -, da parlare non solo in famiglia ma in tutti i contesti“.
“Il messaggio che emerge è dirompente – continua -. Non solo la possibilità di parlare e leggere in friulano anche sul social network, ma la sensibilità di un’importante azienda a livello mondiale che comprende l’importanza di parlare ovunque e per qualsiasi attività il friulano. Era una sfida difficile a prescindere dalle risorse, non bastavano le competenze tecniche ma serviva grande entusiasmo. Lo scatto in più è stata proprio la passione che ARLeF e Insiel hanno messo in questo progetto”.
Coinvolgere le nuove generazioni
A Roberti fa eco l’Assessore al Patrimonio della Regione, Sebastiano Callari. “Difendere le lingue minoritarie come se fossero qualcosa da custodire in un museo è sbagliato – spiega -. La lingua resta viva se viene utilizzata e deve coinvolgere le nuove generazioni. I giovani trascorrono molto tempo sui social e Facebook diventa quindi uno strumento da utilizzare per rafforzare il senso di identità dei friulani di tutto il mondo. Grazie a Insiel, Regione, ARLeF e Meta questo è reso possibile”.
Valorizzare il patrimonio culturale
“Ci auguriamo che l’aggiunta del friulano alle lingue presenti sulla nostra piattaforma possa offrire agli abitanti del Friuli, soprattutto i più giovani, un modo per sentirsi maggiormente coinvolti e rappresentati nella loro community online, e possa aiutare a conservare e valorizzare il patrimonio culturale del nostro Paese”, spiega Rosa Cialini, Government & Social Impact Director di Meta in Sud Europa, Medio Oriente e Africa.