La spunta blu su Facebook e Instagram
Il primo è stato il miliardario Elon Musk, “fresco” proprietario di Twitter oltreché già numero uno di Tesla. Ora, però, anche Mark Zuckerberg ha deciso di introdurre la spunta blu a pagamento sui propri social network e in particolare per gli account Facebook e Instagram verificati. Cosa significa? In termini molto pratici vuol dire che chiunque vorrà avere un account “certificato”, cioè autenticato rispetto a possibili “fake”, dovrà pagare.
La cifra, secondo quanto anticipato, andrà dagli 11,99 dollari al mese, se riguarda il web, ai 14,99 se tramite App. Ad annunciare la novità è stato lo stesso patron di Meta che ha annunciato – rigorosamente via social – l’arrivo di Meta Verified.
Cosa significa la spunta blu
«Good morning and new product announcement: this week we’re starting to roll out Meta Verified — a subscription service…». Così Mark Zuckerberg ha informato gli utenti dell’arrivo della spunta blu a pagamento per tutti. Si tratta di una garanzia sull’autenticità dell’account, che ora non riguarderà più i vip: «L’idea, che ricalca effettivamente quanto fatto recentemente da Elon Musk, è quella di dare maggiore credibilità ai social che, dopo aver perso la patina iniziale di novità, stanno cercando un maggiore rilancio», spiega Maria Cristina Pizzato, Social Media Manager.
«In realtà il servizio della spunta blu esisteva già, ma era limitato ai personaggi famosi, pubblici, come attori, calciatori, ecc. Adesso, invece, la potrà richiedere chiunque, ma a pagamento», prosegue l’esperta di social. La novità, però, non si limita alla verifica dell’account.
Le altre novità di Facebook: più assistenza e sicurezza
Come spiegato ancora da Zuckerberg, tra le nuove funzioni offerte dall’abbonamento, ci sarà la possibilità di «avere protezione extra contro i furti d’identità e accesso rapido all’assistenza», ma non solo. Meta garantirà una maggiore e più facile assistenza agli utenti e la sicurezza del servizio.
«Sì, con l’annuncio del CEO di Facebook l’introduzione della spunta blu, già nell’aria, diventa ufficiale, anche se non ancora in Italia. La motivazione ufficiale e principale è quella di poter offrire una forma di protezione in più rispetto a eventuali duplicati del proprio account, che rappresentano un rischio reale – spiega Pizzato – Ma, come spiegato da Zuckerberg, sarà anche fornita una maggiore assistenza in modo più diretto e questo può essere utile. Io da professionista sono già seguita dai ragazzi dell’assistenza del marketing, per esempio, ma già da tempo sarei stata disposta a pagare un abbonamento che permettesse effettivamente di aver accesso a strumenti accessori. Insomma, non mi scandalizza l’idea di un servizio a pagamento, purché sia efficiente».
Spunta blu: per chi e come
Intanto va precisato che la spunta blu non sarà obbligatoria, per cui solo chi vorrà avere la spunta blu, sinonimo di account verificato, ne potrà fare richiesta e dovrà pagare. Per chi utilizza Facebook solo per rimanere in contatto con amici altrettanto “certi” non è previsto alcun costo e il social continuerà a funzionare esattamente come prima. Per ottenere il servizio di Meta Verified, però, sarà necessario essere maggiorenni: bisognerà, quindi, avere 18 anni e fornire un documento di identità per poter accertare che l’utente sia una persona reale e che corrisponda al profilo sull’account. Almeno in teoria.
Come viene accertata la veridicità dell’account Facebook e Instagram
«In realtà le modalità di verifica dell’account tramite la sola carta d’identità sembrano un po’ limitate – prosegue l’esperta di social media – Basti pensare che per la spunta blu per i personaggi famosi non è sufficiente. Per ottenerla, ad esempio, vengono mandati dei link a cui collegarsi per controlli incrociati e poi occorre inviare dei documenti che comprovino il lavoro svolto, ad esempio quello di attore, cantante o altro, che abbia anche un certo seguito in termini di followers».
Un servizio per due social
Va comunque detto che, per chi fosse interessato, il costo indicato da Meta per il servizio di verifica coprirà entrambe le piattaforme del gruppo, con un unico pagamento mensile. La novità è già di fatto operativa da questa settimana in Australia e Nuova Zelanda, con la prima sperimentazione. Ma, come chiarito da Zuckerberg stesso nel post in cui conferma l’arrivo della spunta blu, «Successivamente (sarà estera) in molti altri Paesi».
Da Twitter a Facebook e Instagram: cosa cambia
Dunque Meta segue le orme di Twitter con la sua Twitter Blue, il servizio a pagamento lanciato qualche settimana fa dal social dell’uccellino. Anche in quel caso, oltre alla verifica dell’account, si offre una funzione premium, che prevede ad esempio la possibilità di modificare i tweet oppure di caricare video di 60 minuti.
Per gli utenti a pagamento, inoltre, ci sarebbe maggiore visibilità, dettaglio non da poco per chi la cerca e che potrebbe essere previsto anche per Meta Verified. Occorrerà però attendere per la conferma di questo servizio aggiuntivo, non menzionato da Zuckerberg. «Il dubbio tra gli addetti ai lavori, ad oggi, è che possa trattarsi però solo di una modalità per incrementare gli introiti delle piattaforme, anche se ufficialmente si vuole dare maggiore credibilità ai social stessi», conclude Pizzato.