Le nozze di Harry e Meghan (secondo Luisa Ciuni giornalista, esperta di casa Windsor)
Harry e Meghan Markle, neo duchi del Sussex, sono convolati a nozze il 19 maggio davanti a 100 milioni di spettatori, fra tv e streaming: qualcosa in più anche rispetto a William e Kate. Meghan è singolare: non nobile, già separata, di colore ed ex attrice. Perciò, come accadde con Ranieri e Grace Kelly, questa unione è avvolta dall’elemento della favola. Eppure le frizioni non mancano. Harry è più amato dai sudditi, perché da ragazzotto un po’ scombinato si è trasformato in uomo impegnato in iniziative benefiche. Lei, invece, non può sfuggire al paragone con Kate, e al momento perde. La moglie di William in 7 anni ha avuto 3 figli, sa essere sempre misurata nelle parole e nella posa, mentre Meghan è più vistosa, per esempio nei gioielli. Infatti le due mal si sopportano. Lo scontro deflagrerà?
Il crollo del Ponte Morandi (secondo Gianluca Ferraris giornalista e scrittore genovese)
Prima 5 mesi, poi 8, poi 11. Ora si parla di 16 o poco meno. Chissà per quanto tempo davvero quel panorama che guardavamo timorosi dall’alto continuerà a somigliare alla Berlino del 1945 che ora siamo costretti a osservare dal basso. Crateri d’asfalto, barre d’acciaio divelte, polvere, ruspe, transenne e un cielo blu che sembra caderti addosso come fece, alle 11.41 del maledetto 14 agosto, quel ponte che tutti noi trattavamo come un parente un po’ borderline ma che non si sarebbe mai dato all’eroina. Invece nel baratro, metaforico e reale, il viadotto Morandi c’è finito davvero. Trascinando con sé 43 vite, qualche coscienza e l’economia di mezza città. Genova tornerà quella di prima? Non lo so, ma temo di no.
L’arrivo della sonda Insight su Marte (secondo Licia Troisi astrofisica e scrittrice fantasy)
Vedere la sonda Insight toccare il suolo di Marte è suggestivo. E la possibilità di trovare forme di vita a 50 milioni di chilometri dalla Terra alimenta la nostra sete di scoprire lo spazio, di cui pensiamo di sapere molto, mentre abbiamo assaggiato poco. Ma forse presto potremo andare lassù anche noi che non siamo astronauti.
I femminicidi di Pamela e Desirée (secondo Emma Bonino senatrice)
Pare impossibile nel 2018, ma tante donne vengono ancora uccise: da un branco che approfitta della loro fragilità come nei casi di Pamela e Desirée, più spesso nel chiuso della sfera familiare. Non servono pene più severe, la battaglia deve essere culturale. Ma siamo stanche degli inviti ad avere coraggio e a denunciare, lo sforzo non può ricadere solo sulle spalle delle vittime. Sono gli uomini che possono cambiare le cose, destandosi e diventando nostri alleati, senza più vergognarsi di accusare i loro “simili”. Non c’è più tempo.
L’addio a Fabrizio Frizzi (secondo Daniela Collu autrice e conduttrice tv)
Ero piccolissima, appena 3 anni, ma già ricordo il suo volto e la sua voce in Pane e marmellata. Fabrizio Frizzi è questo: ha attraversato diverse generazioni entrando nelle case di tutti. Era rassicurante ma anche trasversale: passava senza traumi dai quiz a Miss Italia perché conosceva il linguaggio televisivo, interaElengiva con i vip come con le persone comuni. Per questo era amato e la sua morte, il 26 marzo a 60 anni, è stata come quella di uno di famiglia.
La carovana dei migranti dal Messico agli Stati Uniti (secondo Giovanna Botteri corrispondente Rai dagli Usa)
Sono almeno 8.000 le persone bloccate in Messico che sperano di passare il confine con gli Usa. Un dramma umanitario, sfociato in episodi come la separazione dei bambini dai genitori. Ma c’è una parte del Paese, repubblicani compresi, sempre più ostile a un approccio che tradisce l’idea simbolica del “gigante” buono che mantiene la pace senza chiudere le porte.
Il record de “L’amica geniale” (secondo Alessandra Comazzi giornalista e critico tv)
Finalmente qualcuno – Rai, Hbo e Tim Vision, in questo caso – ha portato sul piccolo schermo il successo letterario mondiale di Elena Ferrante. L’amica geniale, la fiction a puntate tratta dal primo libro della sua tetralogia, ha colpito nel segno, toccando il record di share del 30%. In pratica, l’evento televisivo del 2018, con tanto di attesa e visioni di gruppo vissute sui social. La serie è un ottimo prodotto, con la regia perfetta di Saverio Costanzo e interpreti credibili, pronto per essere esportato, al punto che è stata già annunciata una seconda stagione. La storia ha un ritmo lento, non certo quello dei telefilm americani, ma questo invece di rivelarsi un difetto finisce per aggiungere forza alla narrazione. Un piccolo appunto? Dobbiamo rassegnarci: fin dal neorealismo degli anni ’50, riusciamo a conquistare l’estero quando raccontiamo il nostro Sud, il Dopoguerra, con immagini che per noi sono ormai un po’ folcloristiche. Ma tant’è, ci amano così.
L’argento mondiale delle ragazze del volley (secondo Luisa Rizzitelli ex giocatrice e presidente di Assist, Associazione per la parità di genere nello sport)
Le ragazze della pallavolo ci hanno fatto sognare, anche se hanno perso la finale mondiale contro la Serbia. I 6,3 milioni di spettatori tv rivelano la voglia del pubblico di seguire altri sport e altre storie. La grandezza delle Azzurre è proprio questa: pur essendo dei fenomeni, restano umili e hanno uno spessore diverso da un calciatore uomo che magari a 19 anni si sente arrivato. Paola Egonu e Myriam Sylla, italiane di colore e tra le pallavoliste più forti degli ultimi 30 anni, ostentano una normalità che fa bene allo sport e abbatte i pregiudizi.
I Ferragnez (secondo Ester Viola avvocato matrimonialista e scrittrice)
Prima la nascita di Leone, il 19 marzo a Los Angeles. Poi il matrimonio, il 2 settembre a Noto. Chiara Ferragni e Fedez sono la coppia che più di ogni altra si è presa il 2018. Fuori dalla porta hanno messo un tappetino rosa con scritto “Ferragnez”: grazie a Instagram siamo entrati a casa loro e sappiamo da dove vengono, cosa fanno e dove vanno, perfino cosa mangiano. Sono spesso criticati dai follower, ma sanno che gli hater fanno parte del (ricco) gioco social e hanno imparato a non fare una piega. È una specie di fuoco amico al contrario. Sospetto pure che un po’ d’odio gli piaccia. Come dimenticare il famigerato compleanno al supermercato dove Fedez, colpevole di aver lanciato una foglia di lattuga, venne processato per direttissima dal popolo di Internet? Seguì spassoso pentimento pubblico con un chilometro di storie Instagram. Sono sovraesposti, avrebbero detto nel millennio scorso, quando farsi vedere troppo generava il crollo dell’interesse. Adesso più ci sei, più ti vogliono vedere ancora.
La legge 194 sotto attacco (secondo Michela Murgia scrittrice)
La legge sull’aborto ha compiuto 40 anni. Ma scatena ancora reazioni violente ed è messa in discussione da diversi politici. Addirittura, c’è chi ha proposto di fissare la data di nascita degli individui al concepimento, una mostruosità giuridica che assocerebbe l’interruzione di gravidanza all’omicidio. Solo uno dei tanti terreni in cui si manifesta la nostra cultura, così fortemente patriarcale: molti ritengono che la donna esaurisca il proprio ruolo con la procreazione. Stop. E noi abbiamo ancora tanto da lottare, per il diritto a disporre del nostro corpo e per tante altre battaglie, dal doppio cognome alla parità salariale.
L’abbraccio tra le due Coree (secondo Simone Pieranni giornalista e scrittore, esperto di Asia)
L’incontro del 27 aprile tra Kim Jong-un e Moon Jae-in, il primo fra le 2 Coree dall’armistizio del 1953, ha aperto un’epoca nuova, fatta di maggiori scambi commerciali e meno minacce nucleari. La strada però è ancora lunga. Senza un equilibrio stabile tra le 2 potenze protettrici, Stati Uniti per Seul e Cina per Pyongyang, non vedremo la firma del definitivo accordo di pace. E una vera riunificazione è molto distante. I 2 Paesi, in fondo, si conoscono ancora poco. E la Cina si oppone, perché significherebbe avere al confine uno Stato con basi militari americane.