Donne vigorose, forti, coraggiose e combattive ancor prima che belle. Madri al lavoro, fiere e orgogliose. Madri di famiglie numerose dedite ai più svariati tipi di lavoro. Una raccolta di foto antiche inedite per celebrare la donna che come oggi, già ieri sapeva di poter credere nel valore dell’indipendenza e dell’autonomia.
1955: Il ruolo della donna in guerra
La donna che cura la famiglia è la donna che porta amore e assistenza anche in guerra.
“Ci unisca il nostro ideale di emancipazione e di pace per impedire la strage atomica”
( 8 marzo 1955, I Manifesti, Unione delle Donne Italiane)
1956: Parità di competenze per la parità fra i sessi
Dignità in ogni lavoro. Ogni competenza può essere raggiunta per arrivare alla parità fra sessi.
“Unite conquistiamo i nostri diritti, combattiamo la miseria, chiediamo il disarmo, la certezza di pace”
(1956, I manifesti, Unione Donne Italiane)
1972: Le donne conquistano l’autonomia
La volontà femminile colma le differenze di forza con l’uomo. In ogni settore la donna conquista la propria autonomia facendosi rispettare ed apprezzare.
“Sì al diritto al lavoro, alla scuola e servizi sociali, alle riforme
NO alla emarginazione della donna, al referendum, alla repressione”(1972, I Manifesti, Unione delle Donne Italiane)
1974: Le donne credono nel Made in Italy
La donna lotta con con coraggio, esasperata dalla fame, dalla crisi economica e dalla disoccupazione. Ripone impegno e speranza verso un’industria che cresce giorno dopo giorno e porta ovunque l’alta qualità del Made in Italy.
“Crisi, referendum, disoccupazione femminile: le donne dicono “no”. Dalla crisi non si esce senza le donne.”
(8 marzo 1974, I Manifesti, Unione delle Donne Italiane)
1974: Le donne dicono no alla disoccupazione femminile
Allora la tracciabilità del prodotto era garantita dal rapporto diretto con la venditrice. Chi non avrebbe acquistato delle uova fresche dalla sora Franca al mercato di Campo dei Fiori?
“Crisi, referendum, disoccupazione femminile: le donne dicono “no”. Dalla crisi non si esce senza le donne”
(8 marzo 1974, I Manifesti, Unione delle Donne Italiane)
1977: Mondine sorridenti al lavoro nelle risaie.
Il canto delle donne incoraggia nelle ore dure e faticose dei campi.
“Usciamo dalle case, troviamoci in piazza per dire che ciascuna di noi ha coscienza della sua oppressione, che fra noi donne cresce lasolidarietà, che deve vivere nella società la forza delle nostre proposte”
(8 marzo 1977, I Manifesti, Unione della Donne Italiane)
1977: Le donne partecipano alla rinascita industriale
Silenziosa e precisa è la donna sottratta alle mura domestiche per andare in fabbrica a lavorare.Sarà proprio l’impegno e la dedizione della donna nel mondo del lavoro a permettere una rinascita industriale all’insegna del gusto e della cura del dettaglio.
“Impegno della donna per costruire una nuova società”
(8 marzo 1977, I Manifesti, Unione delle Donne Italiane)
1979: La complicità femminile anche in fabbrica
L’unione delle donne, dei loro cuori e delle loro teste è la forza più grande in ogni impresa e in ogni battaglia. Anche in fabbrica il clima di complicità femminile rende il lavoro di squadra più piacevole ed efficace.
“La metà del cielo è l’altra faccia del mondo, la vita di tutte può cambiare se la prendiamo nelle nostre mani, non ci fermano gli attacchi alle nostre conquiste, il terrorismo, la paura, il dolore, il movimento delle donne è lo strumento della nostra liberazione”
(8 marzo 1979, I Manifesti, Unione delle Donne Italiane)