Le buone maniere, l’arte del vivere con educazione riguarda anche l’alcool. Casomai non lo sapessi, esiste il galateo del bere, ovvero una sorta di codice di comportamento da considerare, proprio come si fa quando si sta a tavola.
Non si tratta di regole ferree, ma sicuramente le raccomandazioni del bon ton in materia di alcool possono rendere ancora più piacevole un momento di convivialità e allegria. Dalle circostanze al tipo di alcool da consumare, ecco le principali indicazioni del galateo del bere.
Il bon ton al ristorante
Secondo le convenzioni delle buone maniere, il compito di scegliere il vino spetta a chi invita. Anche se si tratta di un appuntamento romantico, se l’hai invitato tu a cena, devi decidere cosa berrete. Certo, se il tuo ospite è un sommelier, magari puoi cedere il compito.
In generale, chi ha formulato l’invito, si informa sulle preferenze degli altri commensali e decide.
Il cameriere dunque dovrebbe servire l’assaggio, che confermerà (o meno) la qualità del vino. A quel punto, il cameriere (o chi ha ordinato) serve gli altri commensali.
Si versa il vino prima alle donne, partendo dalla signora alla propria destra, e poi agli uomini.
Il bon ton in casa
L’alcool può essere consumato anche a casa, perciò il galateo del bere prevede anche le indicazioni per le situazioni domestiche di mondanità. A seconda dell’occasione (cena, oppure pranzo o aperitivo), cambiano un po’ le indicazioni sul vino, la birra, etc.
Momento aperitivo
Anche a casa si possono organizzare aperitivi, che a loro volta rispettano le indicazioni del galateo del bere.
Cosa bere
Prima di tutto, sono tre le tipologie di bevande alcooliche che si sposano con l’aperitivo: i vini, i bitter, e i vermouth. L’aperitivo offre anche l’occasione di bere superalcolici prima di cena, alternandoli a vino e cocktail.
Un bicchiere di vino può essere un’ottima soluzione per un aperitivo, purché sia fresco e leggero, come un prosecco, un rosé o uno champagne. A volte si può anche per un vino liquoroso, ma questa è una scelta decisamente più impegnativa. Per l’aperitivo, una scelta di quasi sicuro successo è quella di puntare sui classici bitter, come lo Spritz. Un po’ vintage, ma molto elegante, è scegliere un altro classico dell’aperitivo, cioè il Vermouth: bianco (o rosso), secco e con un po’ di ghiaccio e l’oliva (o lo spicchio di arancia, se si opta per la versione rossa).
Come preparare
L’angolo dedicato all’aperitivo va allestito in una zona diversa dal tavolo della cena. Va benissimo il salotto con divani e tavolino da caffè e qualche tavolino d’appoggio. Si comincia con l’arrivo del primo ospite e si dovrebbero prevedere almeno due tipi di bevande, una alcolica e una non alcolica. La padrona di casa porge il bicchiere direttamente in mano agli ospiti.
Secondo il bon ton più tradizionale, ogni bevanda va abbinata al bicchiere corretto: flute per prosecco e champagne (per quest’ultimo anche la coppa), tulipano per i vini bianchi, ballon per vini liquorosi, calice per Spritz e simili, tumbler per gli analcolici, bicchiere da Martini, o in alternativa tumbler da liquore, per i Vermouth.
Pianeta vino
Il vino è la scelta preferenziale tra le bevande alcooliche per accompagnare il pasto e, proprio per questo, occupa una sezione piuttosto ampia del galateo del bere.
- Nella preparazione della cena, i vini comuni vanno versati nelle bottiglie o nelle caraffe da tavola, mentre i vini pregiati possono rimanere nella bottiglia originale.
- La bottiglia dev’essere portata a tavola già stappata con un tovagliolino avvolto intorno al collo e il vino non va versato prima che sia stato servito il primo piatto.
- Esiste un modo corretto di impugnare la bottiglia (per servire il vino), che non va presa per il collo, ma impugnata nel corpo.
- Quando si versa il vino, bisogna fare attenzione a non toccare il bicchiere e a non versare goccioline sulla tovaglia.
- In caso di vini diversi e altrettanti bicchieri, non è necessario togliere il bicchiere del vino bevuto prima: i bicchieri si lasciano sulla tavola fino alla fine del pasto.
- Prima di versare il vino agli ospiti, il padrone di casa può eseguire il tradizionale assaggio. Ne versa un poco nel proprio bicchiere e lo assaggia per verificare che non vi siano frammenti di sughero, poi serve gli ospiti.
- Di regola, viene servita La regola fa servire per prima la donna alla destra del padrone di casa, poi quella alla sua sinistra e via di seguito, passando successivamente agli uomini.
In un pasto informale, ogni invitato si occupa di versare il vino nel bicchiere della vicina.
Champagne per le occasioni speciali
In particolari occasioni (pranzi o cene di riguardo, recita il galateo del bere), si può servire lo champagne al posto del vino dolce. L’importante è che sia ghiacciato e che venga servito in bicchieri alti e stretti (flûte) o coppe speciali.
Birra per le “colazioni”
La birra è la bevanda d’elezione per piatti a base di carne (magari di origine tedesca come le salsicce owürstel con crauti), per la pizza e può sostituire il vino nei pasti semplici e estivi, comunemente chiamati “colazioni” (pranzi informali, per lo più). La birra va servita molto fresca (ghiacciata, soprattutto in estate) e, possibilmente in grandi bicchieri muniti di manico.
I liquori dopo i pasti
Dopo il pasto, arriva il momento dei liquori, che vanno offerti sempre dopo il caffè, mai prima. Secondo il galateo del bere, dopo un pranzo, sono più indicati il cognac ed i liquori digestivi; dopo una cena sono preferibili il cognac, il whisky, i liquori dolci e i superalcolici in bicchieri piccoli, semplici o a calice.
Se il vino lo porta un invitato
Nel galateo del bere è previsto anche che sia l’ospite a offrirsi di portare del vino dopo essere stati invitata a casa di amici o parenti. È un gesto carino e molto apprezzato, soprattutto se l’ospite non sa cucinare. In caso sia tu che vuoi portare il vino per la cena, ricordati di chiedere qualche informazione sul menù, in modo tale da orientarti sul rosso o sul bianco. In caso di cene con tanti invitati, è bene anche chiedere quanti saranno i commensali, in modo da portare abbastanza bottiglie in modo che tutti abbiano da bere.
Bere sì, ma con misura
Infine, c’è una raccomandazione che esula dal galateo del bere, che riguarda la quantità “consentita” di alcool. Va bene bere, infatti, ma con misura. Per ragioni di salute e di sicurezza (nostra e degli altri), il consumo dell’alcool deve essere guidato dal buon senso. Stando alle regole del bon ton, poi non ne parliamo: vietato essere ubriachi, ma nemmeno brilli.