Quanto sono importanti le buone maniere nel mondo del lavoro? Quando parliamo di affari si pensa che a contare siano solo i numeri e le strategie, senza dare importanza a quello che viene chiamato galateo del business. La prima impressione, infatti, conta nella vita così come negli ambienti professionali: ma come si può essere sicuri di lasciare una sensazione positiva, un segno che farà parlare di noi e che ci porterà al successo?
Il galateo del business (o aziendale) rappresenta uno strumento fondamentale per il raggiungimento e per mantenere il successo in ogni ambito lavorativo. Parlare di galateo può far pensare a qualcosa di antico o passato di moda, ma le buone maniere, sapere come comportarsi, dosando i propri gesti, la postura e altri dettagli apparentemente insignificanti, può rivelarsi la vera strategia vincente per conquistare ambienti di lavoro e colleghi.
Galateo aziendale, partiamo dagli errori
Non si tratta di imparare le regole su come sedersi o stare a tavola correttamente, ma è più una questione di saper valorizzare il proprio lavoro, che è qualcosa di importante quanto essere bravi e preparati nella propria professione. La forma è un biglietto da visita, nelle relazioni così come in ambito lavorativo: per questo motivo azzeccare il giusto cerimoniale può incidere positivamente sul raggiungimento dei propri obiettivi.
Per questo motivo, sempre più aziende decidono di mandare il proprio management a scuola di galateo del business. Negli ultimi anni, corsi di questo genere sono fioriti ovunque e molti dirigenti di piccole e grandi imprese hanno deciso di frequentarli.
Ma quali sono gli errori più comuni? I saluti e l’immagine personale possono spesso veicolare errori di galateo aziendale. Il primo impatto è infatti fondamentale e per questo motivo occorre prestare particolare attenzione a tutto ciò che ruota attorno alla propria immagine.
Non esagerare con gli eccessi in fatto di abbigliamento e trucco vistoso è di base una buona regola generale. Inoltre, se parliamo di affari con una cultura diversa, uno degli errori più gravi nei quali si può incappare è la mancata conoscenza delle regole e delle abitudini di etichetta della cultura che si ha di fronte.
Il bon ton dell’accoglienza: come conquistare gli altri al primo impatto
Viviamo nell’era della comunicazione veloce e dei social network che spesso trasformano la nostra professionalità in disattenzione e scortesia. Le buone maniere, in questo senso, possono rappresentare una vera e propria strategia per chi vuole eccellere nel proprio business. Va detto che il galateo aziendale non si applica solo all’azienda, ma anche e soprattutto alle persone che ci lavorano e che spesso hanno il problema di fare una buona prima impressione sugli altri.
Pensiamo all’accoglienza del cliente, in un negozio o in un hotel, ma anche in uno studio professionale o in un hotel: come si può lasciare una sensazione positiva? Mostrandosi professionali, certo, ma anche appagando i sensi dei clienti, ad esempio servendo un buon caffè e curando i dettagli dell’arredo del nostro luogo del lavoro. Regalare un esperienza sensoriale, oltre che altamente professionale, lascerà il nostro “ospite” compiaciuto e con la voglia di rivederci.
L’arte del pranzo d’affari perfetto
Il pranzo di lavoro è il momento migliore per costruire relazioni di qualità che sono fondamentali per la crescita del business. Ma quante incognite davanti ad un momento così conviviale. Che tipo di conversazione si può tenere a tavola? Quali argomenti evitare? E alla, fine chi deve pagare il conto?
Condividere un pasto, sedersi a tavola, lasciando che le barriere professionali cadano, è un ottimo modo per entrare in empatia con il proprio cliente o fornitore. L’importante è sapere come comportarsi, per non trasformare un’esperienza piacevole in una vera disfatta.
Ad esempio, è importante dedicare un po’ di tempo per conversare di temi personali, sempre con discrezione, aspettando almeno di aver mangiato una prima portata prima di iniziare a parlare di lavoro. Vietato quindi esordire con una discussione professionale, non appena ci si è seduti a tavola. E ricordatevi sempre: paga chi invita, anche se è una donna.
L’abito giusto per il successo
Lo abbiamo già detto: la prima impressione è molto importante, nella vita privata come in quella professionale e per questo motivo occorre approfittare dell’opportunità che ci viene data (e che non tornerà) di lasciare un segno positivo.
Possiamo veicolare una buona immagine di noi, che trasmetta la nostra preparazione e competenza, anche attraverso un aspetto curato perché magari l’abito non farà il monaco, ma di sicuro può aiutare a lasciare un’immagine di noi affidabile e autorevole.
Azzeccare il dress code è fondamentale: quello che bisogna sapere è che non ce ne è uno adatto a tutti gli ambienti lavorativi. Largo ai tailleur per le donne e ai colori scuri per gli uomini che infondono maggiore affidabilità nei colleghi e nei responsabili, ma la cosa davvero importante è sentirsi a proprio agio nei panni che scegliamo di indossare. In caso contrario è meglio ripensare all’outfit fino a quando non ci sentiremo finalmente bene e rappresentati da quel vestito.
Inoltre, un altro consiglio fondamentale è quello di decidere prima cosa vogliamo trasmettere agli altri attraverso il nostro abbigliamento. Prima di scegliere il look può essere utile riflettere sulla brand identity personale o aziendale: solo in questo modo possiamo risultare il più possibile coerenti con essa.