Dire grazie è una cortesia che non costa nulla. Eppure, è un gesto che ha un significato enorme: si tratta di una delle parole più importanti delle nostre interazioni sociali, sia di quelle con le persone care sia di quelle con gli sconosciuti. Ci permette di far capire quanto siamo felici e riconoscenti per un regalo ricevuto, un favore speciale, il supporto di un amico, la vicinanza di un collega. Ma ci consente anche di dimostrare empatia per gesti più semplici e scontati: la rivolgiamo anche alla cassiera che ci consegna il resto, a qualcuno che ci tiene la porta e a al famigliare che ci passa il sale a cena. Sebbene sia un termine onnipresente nella nostra vita non sempre lo usiamo correttamente. Tu sei sicura di dirlo solo e sempre quando serve davvero? Sapevi che esiste un galateo del ringraziamento? Ecco che cosa prevede.
Ci sono mille buone ragioni per dire grazie
Quante volte ti sei pentita per non aver detto grazie a una persona? E quante volte ti sei sentita delusa, arrabbiata o ferita per non aver ricevuto il grazie che ti meritavi? Dimenticare o trascurare di ringraziare non è solo scortese da parte tua. Turba e infastidisce chi ti sta attorno e ti fa sembrare cattiva e maleducata ai loro occhi.
Per quanto tu sia impegnata, dunque, devi sempre esprimere la tua riconoscenza alle persone, indipendentemente da quanto sia grande o piccola la cosa che hanno fatto per te. È la base del galateo del ringraziamento.
Ringraziare è il modo migliore per dimostrare il tuo apprezzamento e trasmettere la tua gratitudine ed è un segno di rispetto per la persona che ti ha aiutato (o ti ha dato qualcosa). Dicendo grazie le fai capire che non la dai per scontata e che conta.
Il grazie non fa bene solo a chi lo riceve, ma anche a chi lo dà. Se ringrazi riceverai un servizio migliore, gli altri saranno più disposti ad aiutarti, ti sentirai meglio. Insomma, essere educati non è solo la cosa giusta da fare, ma è anche la cosa saggia da fare.
Quando dirlo
Ma il grazie quando va detto? Tutte le volte che qualcuno fa o dice qualcosa di gentile nei tuoi confronti. Per esempio, ti rivolge un complimento, ti sostiene, ti aiuta, ti fa un regalo, risponde a una tua richiesta, ti rivolge un gesto carino, si dimostra premuroso.
Secondo il galateo del ringraziamento, però, non è necessario ringraziare chi si sta limitando a svolgere il proprio lavoro, per esempio il corriere che ti consegna il pacco o il barista che ti porge la tazzina di caffè. A meno che non ti offra un servizio aggiuntivo: per esempio, dovresti dire grazie al corriere che ti porta il pacco in cima alle scale senza che tu abbia pagato la consegna al piano o al barista che ti offre un dolcetto con il caffè.
Come dirlo
Se vuoi ringraziare una persona, non è sufficiente che “butti lì” un semplice e veloce grazie. Il galateo del ringraziamento impone di rispettare quattro passaggi importanti:
- per prima cosa stabilisci un contatto visivo, a maggior ragione se vuoi sembrare sincera ed empatica;
- sorridi con la bocca e gli occhi;
- parla con una voce chiara e amichevole. Se sussurri o mormori, il ringraziamento è molto meno efficace;
- sii specifica: se la situazione non lo chiarisce, dì chiaramente perché stai dimostrando la tua riconoscenza.
I consigli per essere ancora più efficace
Un ringraziamento è ancora più efficace se è personalizzato. Come puoi renderlo tale? Per esempio, pronunciando il nome della persona insieme al grazie (ovviamente se lo sai), prima o dopo non fa differenza. Oppure aggiungendo un particolare riguardante la cosa che ha appena fatto o detto.
Se conosci bene la persona che stai ringraziando, e se è opportuno considerata la situazione e il contesto, puoi aggiungere un tocco sul braccio, un abbraccio, persino un bacio. Tranquilla, il galateo del ringraziamento non solo lo prevede, ma lo consiglia anche.
Naturalmente, se non hai la possibilità di esprimere la tua gratitudine di persona, o se ritieni che un ringraziamento verbale non sia sufficiente, dovresti inviare una nota, un biglietto o una lettera. Scriverli non è così difficile! Basta che cerchi di essere il più sincera possibile. Puoi anche dire grazie con un oggetto o un regalo.
Galateo del ringraziamento, mai cadere nell’eccesso
È vero che la buona educazione insegna a non lesinare mai sulle espressioni di cortesia, tuttavia questo non significa che sia concesso abbondare. Quando si tratta di dire grazie, meglio optare per la giusta via di mezzo: né troppo spesso né mai. Dicendo grazie più volte del necessario non appari affatto come una persona carina e cortese, bensì come una persona fastidiosa e noiosa.
Non è necessario, per esempio, che ringrazi il cameriere ogni volta che ti cambia il piatto o che dici mille volte grazie all’amica che ti ha dato una mano. Piuttosto dille che le vuoi bene.
Il galateo del ringraziamento boccia anche i rafforzativi. Rispondere “grazie” è più che sufficiente: non serve aggiungere “mille”, “infine”, “tantissime” o via dicendo.