È un fenomeno di cui qui su Donna Moderna abbiamo già parlato, quello della maternità – e dell’essere genitori – intesa come performance, e cioè come prova di perfezione assoluta. Già è stressante in periodi normali, quando si è impegnati a programmare e organizzare le attività scolastiche ed extra scolastiche di bambini e ragazzi, ma con una pandemia in corso è facile che la situazione sfugga di mano. La quarantena imposta dall’emergenza Coronavirus mette infatti a dura prova le famiglie, sia perché molte scuole nel nostro Paese sono ancora piuttosto impreparate alla didattica online, sia perché è oggettivamente difficile tenere in casa i nostri figli, piccoli o grandi che siano, privandoli del contatto con i loro compagni di scuola e gli amici e delle attività all’aria aperta.

Stabilisci una routine facile da seguire (per te e per loro)

In queste prime settimane di quarantena siamo stati inondati da consigli su come sfruttare al meglio quest’opportunità di stare in casa e su come intrattenere i nostri figli annoiati. Rallentare, prendersi del tempo per fare tutto quello che di solito trascuriamo a causa della fretta, ma anche leggere libri, guardare film, fare attività fisica in casa, lezioni di balletto in camera da letto, corsi di lingua online, disegnare, dipingere, costruire animali di cartapesta e così via… Un po’ tanto, a dire la verità, soprattutto per chi è costretto a uscire per raggiungere il posto di lavoro, ma anche per i fortunati che possono lavorare da casa.

Come ha scritto Kimberly Harrington su The Cut, più che di strafare, questo periodo di isolamento forzato è quello giusto per tirare i remi in barca e focalizzarsi sulle necessità primarie. Inutile pensare di sostituire la scuola o gli insegnanti, non è il lavoro dei genitori. Ed è inutile anche cercare a tutti i costi di “intrattenere” i propri figli come se fossimo perennemente su Instagram. La chiusura delle scuole è un evento stressante, soprattutto per i più piccoli, che hanno bisogno di una routine da seguire, anche se controvoglia. Insieme al partner, stabiliscine una che sia facile da seguire per tutti, suddividendo il tempo tra gli impegni scolastici, un minimo di esercizio fisico, attività di svago e lavoretti casalinghi.

«A seconda dell’età di tuo figlio, del supporto che la sua scuola è in grado di fornire e di ciò che il tuo bambino può ragionevolmente tollerare o fare da solo, fai un programma semplice e di base che tutti possono seguire. Inizia capendo quando, nell’arco della giornata, il tuo bambino ha più concentrazione o energia e quando è sfinito o irritato. Metti le attività più difficili [come fare i compiti, ndr] nei momenti in cui sai che è al meglio, non interromperlo con esercizi fisici o con le attività di fronte a uno schermo. Quelle cose ti serviranno nei momenti in cui sarà più nervoso», consiglia Harrington.

Cerca di moderare la preoccupazione per il futuro…

Il momento che stiamo vivendo è difficile ed è altrettanto difficile non porsi molte domande su come, e quando, tutta questa vicenda finirà. Perderà l’anno? Si troverà indietro? Non riuscirà a recuperare più il programma? Al momento non è possibile stabilirlo con certezza: si prevede un prolungamento della chiusura delle scuole, ma da più parti è stata smentita la voce di un eventuale annullamento dell’anno scolastico in corso. Quello che puoi fare, ora, è cercare di mettere queste preoccupazioni da parte e concentrarti sull’eccezionalità della situazione: come ha scritto Rebecca Kanthor sul New York Times, che la quarantena l’ha sperimentata in un piccolo appartamento di Shanghai, è una condizione che condividono oggi moltissimi genitori nel mondo. Non sei un superoroe e nessuno poteva prevedere (o forse sì, ma questa è un’altra storia) quello che stiamo vivendo in questo periodo.

… e ritagliati del tempo per te

Un altro consiglio è quello di ritagliarsi del tempo (e dello spazio, quando possibile) per sé. Che sia un lungo bagno o un caffè al mattino presto, è fondamentale per un genitore riuscire a isolarsi, anche per brevi intervalli, dal ménage familiare. È altrettanto importante suddividersi i compiti. Il lavoro di cura, come sappiamo, ricade più facilmente sulle donne ed è il momento per chiedere al partner un passo in più per una distribuzione equa delle cose da fare in casa e soprattutto di condividere quel pesante carico mentale che affatica molte di noi.

Come spiegava Marie-Laure Monneret, coach e autrice del libro Devo dirti sempre tutto, a Donna Moderna: «Molte donne neanche ammettono di essere afflitte dal carico mentale, perché questo ruolo da una parte le fa star male ma dall’altra dà loro una sensazione di potere anzi, di più, di onnipotenza». L’esperta consiglia perciò di puntare sullo stress-balance: «fai una lista delle mansioni che ti creano stress e stima il tempo per eseguirle. Poi confrontalo con quello a tua disposizione e, se ce n’è bisogno, pensa a come recuperarlo. Già questa semplice programmazione ci renderà più serene». Soprattutto, però, non dimenticarti del tempo del “recupero”: in tempi di pandemia, ne abbiamo un disperato bisogno.