Il 7 marzo si celebra la Giornata della disconnessione, un’occasione per ricordarsi che a volte staccare lo sguardo da smartphone, tablet e pc può essere salutare per il corpo e per la mente. Secondo una ricerca condotta per Kindle, gli italiani accedono ai propri dispositivi fino a 80 volte ogni ora per controllare le notifiche. Per la maggioranza (92%), ciò contribuisce a generare una sensazione di stress fino all’ora di andare a dormire. Più di un quarto degli italiani cerca di rilassarsi con la lettura di un libro, ma continua ad essere interrotto e distratto dalle notifiche fino al momento di addormentarsi.
Gli effetti delle notifiche
Dal momento in cui ci si sveglia fino a quando la testa tocca finalmente il cuscino, si ricevono costantemente notifiche dai propri dispositivi. Secondo una nuova ricerca condotta per Amazon Kindle, questa abitudine porta gli italiani ad essere frequentemente distratti e stressati, fino al momento in cui si stendono a letto. La pressione per rimanere connessi, infatti, è costante, con oltre un quarto degli italiani (28%) che riceve notifiche fino all’ora di andare a dormire, in media le 23:26.
L’orario perfetto per la disconnessione
In occasione della Giornata mondiale della disconnessione, la ricerca rivela che l’orario limite entro cui gli italiani dovrebbero spegnere le notifiche e dedicarsi a un’attività rilassante sono le 22:26, così da favorire un buon sonno ristoratore. Il neuroscienziato e autore Dr. Mark Williams, infatti, suggerisce di «trascorrere almeno un’ora libera da notifiche la sera prima di andare a dormire, per dare alla mente il tempo di rilassarsi».
Costantemente distratti
Si ricevono notifiche da smartphone, smartwatch, laptop e tablet durante tutto il giorno, portando più della metà delle persone (59%) a sentirsi frequentemente distratta. «Quando si sente il suono di una notifica o si avverte la vibrazione dello smartphone, il cervello lo interpreta come qualcosa che richiede immediata attenzione, mantenendo uno stato costante di allerta – ha spiegato il Dr. Williams -. Ogni volta che l’attenzione viene deviata da una notifica, occorrono 60-90 secondi per rifocalizzarsi sul compito che si stava svolgendo originariamente. Queste interruzioni sottraggono tempo, portando ad una minore efficienza».
Il compulsivo controllo delle notifiche
Ci si distrae non solo quando si vede apparire una notifica: oltre tre quarti degli italiani (91%), infatti, controllano i dispositivi ogni ora nella speranza di averne ricevuta una nuova, alcuni fino a 80 volte. Il Dr. Williams ha affermato che questo comportamento è simile a una dipendenza. «Le notifiche possono innescare il rilascio di dopamina, portando le persone a controllare compulsivamente i loro smartphone in attesa di riceverne una nuova». Queste notifiche che creano dipendenza impattano negativamente sulla concentrazione, portando l’83% degli italiani a sentirsi stressato la sera. Più di un quarto (30%) fatica poi a rilassarsi, quindi guarda la TV (71%), ascolta musica (37%) e legge libri (34%) nel tentativo di staccare la spina.
I consigli per aiutare a disconnettersi
Ecco i migliori consigli del Dr. Williams per aiutare a disconnettersi e rilassarsi alla fine della giornata. Come già detto, almeno un’ora prima di andare a dormire, spegnere laptop, tablet, computer e mettere lo smartphone in modalità aereo, tenendo i vari dispositivi lontano dalla vista, così da evitare distrazioni e alleviare lo stato di allerta. Inoltre, si possono regolare le impostazioni delle notifiche del dispositivo limitandole quando ci si trova in camera da letto. Se si usa il telefono come sveglia, l’alternativa può essere optare per una sveglia digitale. Il luogo in cui si dorme dovrebbe essere buio, fresco, silenzioso e privo di distrazioni. È bene poi evitare caffeina, nicotina e alcol prima di coricarsi: sono tutti stimolanti che interferiscono con un sonno adeguato. Infine, optare per la lettura è un ottimo modo per trascorrere l’ultima ora prima di dormire, ma non tramite dispositivi che ricevono e inviano notifiche.