Dal 6 agosto il Green Pass è obbligatorio per accedere ai luoghi al chiuso come ristoranti, teatri, cinema. Infatti è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 105 del 23 luglio 2021. Ricordiamo che per ottenere il Green pass è necessario essersi vaccinati, oppure essersi sottoposti a un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti o infine essere guariti dal Covid nei 6 mesi precedenti. Gli unici esenti sono gli under 12 per i quali non esiste ancora un vaccino autorizzato e chi non può vaccinarsi per motivi di salute certificati.
Quali sono le norme rispetto ai controlli e alle sanzioni?
La verifica
La verifica del Green Pass avviene tramite la app Verifica C19 che può essere usata solo dai titolari dei luoghi dove è obbligatorio il pass e dagli addetti alla sicurezza. La app scansiona il Qr code che si trova sulle certificazioni cartacee e digitali e comunica se il certificato è valido oppure no. «Chi controlla non è tenuto a chiedere il documento d’identità» chiarisce Aldo Cursano, vicepresidente di Fipe Confcommercio, che rappresenta gli esercizi di ristorazione. «Tuttavia può farlo, e in quel caso il cittadino deve mostrarlo, dal momento che l’app per motivi di privacy potrà mostrare, oltre alla conferma della validità del Green Pass, solamente nome, cognome e data di nascita. Quindi spetterà ai commercianti assicurarsi che il certificato sia valido chiedendo al consumatore anche un documento di riconoscimento».
I tempi? «Abbiamo calcolato che servono 2 minuti a cliente, per un tavolo da 8 quindi occorrono 16 minuti».
Le multe
Il decreto prevede da 400 a 1.000 euro di sanzione per chi non rispetta l’obbligo del Green Pass: pagano la sanzione sia il cliente sia il gestore del locale.
L’autodichiarazione
I ristoratori avevano chiesto che l’onere dei controlli non venisse scaricato sui gestori di locali ed eventi, ma fosse sufficiente un’autodichiarazione. Nel decreto che ha introdotto il Green Pass, però, non ce n’è traccia.