Il portale Skuola.net ha interrogato 1.000 giovani tra gli 11 e i 25 anni sulle loro paure profonde. Il sondaggio ha coinvolto le generazioni Alpha e Zeta e ha richiesto loro di classificare varie paure, da quelle strettamente personali alle più generali, restringendo il campo a una decina di temi tra i più diffusi.
I giovani e le paure personali
Solo il 5% degli intervistati ha affermato di non avere alcuna paura, con una percentuale maggiore tra i ragazzi (10%) rispetto alle ragazze (3%). Sul podio dei timori prevalgono quelli legati alla sfera personale. Il 38% degli intervistati ha paura di non riuscire a raggiungere mai la felicità, il 34% di non realizzarsi economicamente, mentre il 33% teme di non trovare l’amore o un compagno/a di vita.
Guerra e cambiamenti climatici
Nonostante le paure personali siano prevalenti, ci sono preoccupazioni di portata più ampia e che riguardano la società intera. Il 32% dei partecipanti teme lo scoppio di una guerra nucleare o su scala globale, mentre il 24% è preoccupato per i cambiamenti climatici.
Da tematiche serie a quelle più frivole
Altre paure comuni includono il timore di non trovare un buon lavoro (29%), di non riuscire a essere indipendenti (27%) e quindi di faticare a farsi una vita propria, quella di non avere veri amici (26%). E ancora, a chiudere la top ten delle paure più diffuse di generazione Alpha e Zeta, il timore della violenza sociale (23%), e quello più frivolo di non poter viaggiare abbastanza (19%).
Le differenze tra maschi e femmine
Nelle risposte del campione si notano differenze significative nelle risposte tra ragazzi e ragazze. I maschi si mostrano più romantici, con il 32% che teme di non trovare il vero amore. Le ragazze, invece, sono più preoccupate per l’insoddisfazione cronica (44%), la ristrettezza economica (38%), e l’assenza d’amore (37%). Inoltre, queste ultime sono più sensibili alle questioni sociali, con il 33% che teme una guerra nucleare rispetto al 29% dei ragazzi, e con preoccupazioni maggiori per i cambiamenti climatici (25% contro 23%) e l’escalation della violenza (28% contro 15%).