Il 1° luglio il Green pass europeo diventerà operativo. Il “Certificato Covid digitale dell’Unione europea”, questo il nome ufficiale, resterà in vigore un anno e ci permetterà di viaggiare nei 27 Paesi della Ue più Svizzera, Islanda, Norvegia, Andorra, Montecarlo e Liechtenstein senza obbligo di quarantena. «Se fino a ieri le regole cambiavano da Paese a Paese, ora c’è una norma che stabilisce principi generali per tutti gli Stati che lo adottano: si entra se vaccinati, guariti dal Covid o negativi a un tampone; nessuno Stato potrà imporre nuove restrizioni, a meno che la situazione epidemiologia non lo richieda» spiega Pier Ezhaya, presidente di Astoi Confindustria Viaggi, l’associazione che rappresenta i principali tour operator taliani.

Il certificato si presenterà sotto forma di Qr Code, sia cartaceo sia digitale, e sarà leggibile in tutti i Paesi europei grazie a una piattaforma che permette lo scambio dei dati. Ma, attenzione, su alcuni aspetti resterà qualche differenza tra gli Stati. Ecco la guida che abbiamo preparato con l’aiuto degli esperti.

Come ottengo il Green pass europeo?

«Chi ha lo Spid o la carta d’identità elettronica potrà scaricare il Qr Code dal proprio Fascicolo sanitario elettronico» spiegano da Sogei, l’azienda pubblica di informatica che ha messo a punto la piattaforma su cui viaggiano i dati del Covid pass e che dialoga già con Asl, farmacie e medici. Il codice si potrà scaricare anche dal sito dgc.gov.it (accedendo alla propria area riservata, con o senza Spid) e dalla app Immuni, utilizzando la tessera sanitaria e un codice che si riceve via sms dopo il tampone, il vaccino o il certificato di guarigione.

La procedura sarà possibile anche sulla app Io. «I meno tecnologici potranno chiedere al proprio medico di base o al farmacista di produrre il documento. Per esempio, nel momento in cui si fa il tampone in farmacia». Il Qr Code potrà essere salvato sul telefonino oppure stampato su carta. Tutte le informazioni sono sul sito dgc.gov.it.

Se sono guarito dal Covid mesi fa, come dovrò comportarmi?

«Chi ha già avuto a suo tempo il certificato di guarigione potrà automaticamente scaricare il Green pass. Per chi non lo ha, medici e Asl saranno messi in condizione di inserire i dati pregressi e generare il certificato» chiariscono da Sogei. Ci si potrà quindi rivolgere al proprio medico di famiglia che, sulla base dei documenti (avvenuta vaccinazione, tampone negativo o attestato di fine isolamento), rilascerà il certificato di guarigione e il relativo Qr Code. La validità parte ovviamente dalla data di indicata.

Quanto dura il Green pass per i guariti? E per i vaccinati sarà già valido dalla prima dose?

Per i primi resta valido per 6 mesi dalla data di guarigione, che di solito coincide con il primo tampone negativo. Per i vaccinati l’Europa non ha stabilito un termine. Alcuni Paesi hanno portato la validità da 6 a 9 mesi. La regola europea generale vuole che il via libera per spostarsi scatti dal 15° giorno dopo l’immunizzazione completa (che significa seconda dose o prima e unica in caso di vaccino Johnson&Johnson), ma concede la possibilità di anticipare. L’Italia lo rilascia già 15 giorni dopo la prima dose, con validità fino alla seconda: poi, dopo il richiamo, il Green pass resta valido per 9 mesi.

Se non sono vaccinato, basta il tampone antigenico o devo fare il molecolare per avere il Green pass?

L’Europa ha proposto un tampone molecolare nelle 72 ore prima della partenza o un antigenico rapido nelle 48 ore, entrambi eseguiti in farmacia o nei laboratori accreditati. In Italia, basta un tampone rapido ed è valido 48 ore. «Ma i Paesi si muovono in ordine sparso e, per esempio, non tutti accettano i rapidi» avverte Ivana Jelinic, presidente di Fiavet, la federazione delle agenzie di viaggio di Confcommercio. «La Grecia chiede tamponi molecolari. Va ricordato che i costi sono a carico del cittadino: si va dai 20 euro per l’antigenico ai 50-120 per il molecolare. È importante informarsi prima del viaggio per non avere sorprese». Chi non ha un’agenzia di viaggi di fiducia può consultare il sito reopen.europa.eu/, che contiene le informazioni aggiornate Stato per Stato.

Se non sono vaccinato, basta il tampone antigenico o devo fare il molecolare per avere il Green pass?

«Non è ancora chiaro al momento, ma tutto lascia pensare di sì» conferma la presidente di Fiavet. «Nel caso, per tornare in Italia, si tratterebbe di fare un antigenico rapido: le località di vacanza, anche all’estero, sono ormai attrezzate con corner per i test, specie i rapidi, in porti e aeroporti. Alcuni Paesi, come la Grecia, si fanno carico delle spese di soggiorno dei turisti per l’eventuale quarantena in caso di positività prima del rientro».

Come sarà tutelata la mia privacy nei controlli?

I controllori avranno una app che verifica la validità del Qr Code. La privacy sarà protetta perché saranno visualizzati solo nome cognome, data di nascita e validità del pass, e non se una persona sia guarita, vaccinata o abbia fatto il tampone».

Il Covid Pass nazionale

Una volta in vigore, dal 1° luglio, il Qr Code ingloberà il pass nazionale, che in Italia sarà necessario anche per entrare nelle Rsa, partecipare a banchetti ed eventi sportivi, convegni, fiere e concerti. Chi ha già la certificazione cartacea non dovrà fare altro che scaricare il Qr Code. Il controllo sarà fatto da persone autorizzate, come addetti di sale ricevimenti o di Rsa. Non ci potrà essere chiesto di esibire il codice all’ingresso di un albergo, di un ristorante o di un villaggio turistico. Per gli spostamenti in Italia, finché le Regioni sono bianche e gialle, il Qr Code non è necessario. Lo sarà se le Regioni emettono ordinanze ad hoc oppure diventano rosse o arancioni.