Il segreto dei centenari? Potrebbe nascondersi nel loro sistema immunitario unico e altamente funzionale, capace di adattarsi nel tempo e ritardare l’insorgenza di malattie legate all’invecchiamento.
È il risultato di una ricerca condotta dalla Boston University e del Tufts Medical Center che hanno hanno analizzato il DNA e gli stili di vita di sette centenari (età media 106) per individuarne l’elisir di lunga vita.
Come è avvenuta la ricerca
Come evidenziato dalla rivista eBioMedicine, gli scienziati hanno sequenziato le cellule mononucleate del sangue periferico – un’ampia categoria di cellule immunitarie presenti nel sangue – del campione in oggetto. Le hanno successivamente confrontate a quelle di altri sette centenari, nonché quello di 52 persone di età compresa tra i 20 e gli 89 anni.
“Abbiamo assemblato e analizzato quello che è il più grande set di dati a cellula singola di soggetti centenari. Ciò ha permesso di definire le caratteristiche uniche di questa popolazione”, ha spiegato Stefano Monti, professore associato di medicina dell’Università di Boston.
Ne è venuto fuori che chi ha superato il secolo di vita ha una distribuzione dei sottotipi di cellule immunitarie molto specifica, relativamente diverse da quelle di chi non arriva ai cento anni d’età.
Centenari? “Distinta composizione di cellule immunitarie”
La capacità di una persona di adattarsi e rispondere a nuove infezioni di solito diminuisce con l’età, poiché il suo sistema immunitario si indebolisce. Lo studio ha scoperto che i soggetti centenari hanno una composizione distinta di cellule immunitarie.
“I profili immunitari che abbiamo osservato nei centenari confermano una lunga storia di esposizione alle infezioni. La capacità di riprendersi da esse fornisce supporto all’ipotesi che i centenari siano arricchiti di fattori protettivi“, riferisce Paola Sebastiani, direttrice medica presso il Tufts Medical Center.
Ciò significa che nel Dna dei centenari sono presenti rare varianti genetiche protettive che li mettono al riparo dalle malattie. Ma, soprattutto, riescono a riprendersi particolarmente bene dalle infezioni, conservandone la memoria immunitaria.
L’esempio dei centenari e sviluppi futuri
“I centenari, e la loro eccezionale longevità, forniscono un “progetto” per come potremmo vivere una vita più produttiva e sana. Speriamo di continuare a imparare tutto sulla resilienza contro le malattie e l’estensione della durata della propria salute”, sottolinea a tal proposito George J. Murphy, professore associato di medicina della Boston University.
I risultati della ricerca, dicono gli scienziati, potrebbero aiutare a trovare le cure e le strategie del caso per cercare di allungare la vita di chi non dispone per natura di quel fortunato assortimento di elementi del sistema immunitario.