Che si tratti dell’abbraccio di un amico o della “carezza” di una coperta, la sensazione del tatto sembra apportare benefici al corpo e alla mente. Questo il risultato di una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Human Behavior e condotta dai medici dell’Ospedale universitario di Essen, in Germania.
La dottoressa Helena Hartmann, coautrice della ricerca, ha dichiarato: “Un maggior numero di eventi di contatto consensuale durante la nostra giornata può aiutare ad alleviare o tamponare i disturbi mentali e fisici”. Tuttavia, mentre una miriade di studi ha certificato che il tatto giova alla nostra salute, poche ricerche hanno confrontato i risultati ottenuti per avere una panoramica completa sul tema.
I risultati della ricerca
La ricerca dell’Ospedale universitario di Essen ha preso in considerazione 212 studi, precedentemente pubblicati, su adulti e neonati.
Il team ha scoperto che il tatto è risultato benefico tanto per la salute mentale quanto per quella fisica – una scoperta valida sia per gli adulti che per i neonati.
“Il nostro lavoro dimostra che gli interventi tattili sono adatti per ridurre il dolore, la depressione e l’ansia negli adulti e nei bambini, nonché favorire l’aumento di peso nei neonati”, scrivono i ricercatori.
L’analisi ha rivelato che gli esseri umani hanno ottenuto benefici simili in termini di salute fisica quando sono stati toccati da altri esseri umani o da oggetti, come robot sociali o coperte ponderate (coperte appesantite utilizzate per favorire il sonno e ridurre l’ansia, ndr).
Hartmann si è detta sorpresa: “Ciò significa che dobbiamo intraprendere ulteriori ricerche sul potenziale delle coperte ponderate o dei robot sociali per migliorare il benessere delle persone, soprattutto nelle situazioni che limitano i contatti, come la recente pandemia”.
I benefici del tatto
Dai risultati analizzati dagli studiosi si evince che il tatto ha un effetto differente su alcune aree del corpo rispetto ad altre. Ad esempio, toccare la testa porta più sollievo per la salute.
Inoltre maggiori benefici sulla salute mentale si sono registrati con il tocco umano, rispetto a quello con robot sociali o coperte ponderate. “Forse perché il primo – dicono i ricercatori – comporta il contatto pelle a pelle”.
Tra gli altri risultati, il team ha scoperto che il tatto era benefico sia per le persone sane che per quelle malate, sebbene l’impatto fosse maggiore tra queste ultime e che una frequenza più intensa era associata a maggiore sollievo negli adulti.
Prospettive future
La dott.ssa Mariana von Mohr, dell’Università Royal Holloway di Londra, non coinvolta in prima persona nello studio, ha affermato che se i futuri robot potessero replicare in modo più accurato la consistenza e il calore della pelle umana, potrebbero essere in grado di fornire benefici per la salute mentale paragonabili al tocco umano: “Queste proprietà sono importanti perché la nostra pelle contiene sensori specifici, noti come afferenze tattili C, particolarmente ricettivi al tocco delicato e carezzevole e alla temperatura simile a quella della pelle umana, fattori che si ritiene facilitino anche la regolazione emotiva“.
La prof.ssa Katerina Fotopoulou, University College di Londra, ha affermato che sebbene la ricerca fornisca una panoramica dei benefici degli interventi tattili sulla salute, non possa invece offrire conclusioni più specifiche, come ad esempio i particolari tipi di tocco che potrebbero essere associati a specifici giovamenti per il benessere della persona.
“È una sfortuna che negli ultimi due secoli abbiamo dato priorità al dialogo rispetto al tatto o ad altre terapie. Questi risultati ci restituiscono la fiducia necessaria per approfondire il tema con uno studio ulteriore e attento al tipo di interventi tattili“, ha affermato.