Basta andare in un parco pubblico e accorgersi di come il modo di correre cambi notevolmente da persona a persona. C’è chi ha una falcata agile e chi è più contratto, chi ricade pesantemente a ogni passo e chi invece attutisce bene l’impatto con il terreno, chi alza molto i piedi e chi quasi li trascina. Alcuni studiosi hanno analizzato i diversi tipi di corsa, cercando di capire se si possano associare ai vari tipi di personalità. Secondo quanto è emerso, potrebbe esserci una correlazione tra i tratti della personalità dei soggetti e i loro schemi di movimento preferiti. I risultati completi dello studio sono stati pubblicati sulla rivista “PLOS ONE”.

Un test psicologico per analizzare il modo di correre

Per fare questo, gli scienziati del “Volodalen SportsLab” sono partiti dal noto test psicologico Myers-Briggs che analizza le personalità raggruppandole in sedici differenti tipologie. Il questionario fu sviluppato da Isabel Myers e sua madre Katherine Briggs sulla base del loro lavoro con la teoria dei tipi di personalità di Carl Jung.

corsa

La ricerca ha associato il test MBTI con lo stile di corsa

I ricercatori hanno chiesto a 80 corridori di completare tre prove randomizzate di corsa di 50 metri a velocità diverse, quindi hanno analizzato come gli atleti si muovevano durante questi tre test.

I partecipanti allo studio sono stati inoltre valutati in merito ai tratti della loro personalità dell’atleta utilizzando proprio il test MBTI, che classifica le persone in quattro modi: estroversione-introversione, percezione-intuizione, pensiero-sentimento e giudizio-percezione. Secondo l’MBTI, gli individui rientrano in un continuum tra queste quattro diverse dicotomie, ad esempio estroversione contro introversione. Tuttavia, il test suggerisce che gli individui hanno una preferenza dominante in ciascuna delle quattro categorie, il che si traduce in uno dei sedici possibili tipi di personalità.

La differenza fra corridori “intuitivi” e “sensibili”

Il team di ricercatori ha notato che il ramo sensibile-intuitivo sembra collegato allo specifico modo di correre. I corridori “intuitivi” sembrano usare le gambe come molle in uno stile di corsa “allungamento-accorciamento” per una forma di corsa più dinamica ed elastica. I corridori “sensibili” sembravano preferire uno stile di corsa più legato alla terra, spingendosi in avanti piuttosto che verso l’alto. Il test MBTI suggerisce che gli individui sensibili potrebbero essere più propensi a concentrarsi su fatti concreti e realtà fisiche, mentre gli individui “intuitivi” enfatizzano concetti astratti e modelli di informazioni.

correre a 40 anni

“I corridori sensibili potrebbero descrivere la loro forma di corsa come: ‘corro molto vicino al suolo per risparmiare quanta più energia possibile'”, ha detto a Newsweek Aurélien Patoz dell’Università di Losanna. “Questi individui, secondo la definizione fornita dall’MBTI, dovrebbero prestare attenzione alle realtà fisiche e preferire fatti pratici e specifici, preferibilmente qualcosa che possano percepire con i loro sensi fisici”, ha aggiunto. “L’aspetto concreto del ‘contatto fisico’ di questo tratto della personalità – ha notato lo scienziato dello sport – sembra riflettersi sia nella mente che nella forma di corsa dei corridori sensibili.”

Al contrario, ha detto Patoz, i corridori intuitivi “potrebbero descrivere la loro forma di corsa come: ‘Spendo energia per combattere la gravità perché posso usare le molle delle gambe per recuperare energia da ogni passo'”. “Questi individui, secondo la definizione fornita dall’MBTI, – ha aggiunto – dovrebbero prestare attenzione al significato e ai modelli di informazione, preferire concetti e teorie astratte e creare connessioni inconsce tra le loro discipline di conoscenza”. “Quindi, gli individui con una forma di corsa più dinamica ed elastica dovrebbero concentrarsi su cose astratte.”