Forse presto non ricorderemo più i nostri cari defunti solo attraverso le foto. Potremo, invece, utilizzare una o più startup, basate sull’intelligenza artificiale, per “parlare” con loro. Immagina un mondo dove la persona scomparsa parla al suo memoriale. I nipoti ascoltano le voci dei nonni che non ci sono più attraverso esseri umani virtuali modellati su di loro. Noi stesse potremmo parlare con loro, come se fossero qui e ora, ogni volta che ne avremo voglia. Negli ultimi anni, il concetto di “immortalità digitale” è diventato un importante punto di discussione per le aziende di intelligenza artificiale. Giganti come Microsoft e Amazon hanno annunciato che stanno sviluppando tecnologie che vanno dritte in questa direzione.
L’intelligenza artificiale “riporta in vita” i cari estinti
In Corea del Sud, le startup di intelligenza artificiale hanno capito le potenzialità di questo mercato fiorente e si stanno affrettando per assicurarsi questi nuovi strumenti. Il fornitore di sistemi video basati sull’intelligenza artificiale, DeepBrain AI, ha annunciato di avere lanciato un servizio business-to-customer che ricreerà virtualmente i membri della famiglia deceduti. Si tratta di Re;memory, un servizio basato sull’intelligenza artificiale che ricrea i membri defunti della famiglia dei clienti, imitando ogni loro aspetto, dal loro fisico alla loro voce. L’idea alla base di Re;memory è quella di alleviare il dolore di coloro che si preoccupano per l’invecchiamento dei genitori o dei familiari di malati terminali. Una volta che il servizio entrerà in una fase stabile, DeepBrain AI prevede di espandere il settore ricreando anche i figli e gli amici defunti dei clienti.
Come può l’intelligenza artificiale “riportare in vita” i morti?
Ma come è possibile ricreare virtualmente un caro estinto? Le tecnologie di intelligenza artificiale utilizzate nella creazione del servizio comprendono l’elaborazione del linguaggio naturale, il riconoscimento vocale e la generazione di video per computer basati sull’apprendimento profondo. In questo modo, l’essere umano virtuale sarà in grado di comunicare con l’utente in tempo reale. Il processo di creazione del servizio inizia con un’intervista alla persona mentre è ancora in vita. L’azienda creerà una serie di scenari basati sul ricordo individuale di diversi episodi della propria vita, che l’intelligenza artificiale studierà. DeepBrain AI registrerà inoltre il cliente per circa tre ore in uno studio professionale per ottenere i suoi dati visivi e vocali. Terminata la fase di raccolta dati, il cliente può richiedere di visionare il primo campione. Il servizio include la fornitura di aggiornamenti parlando anche con i membri della famiglia dopo la morte della persona.
Potremo parlare con chi non c’è più attraverso Alexa
L’azienda sudcoreana non è l’unica. Alla fine di gennaio Amazon ha annunciato che sta insegnando alla sua tecnologia di assistente virtuale, Alexa, a imitare la voce di chiunque, vivo o morto, da una registrazione di un minuto. Rohit Prasad, capo scienziato di Amazon per Alexa, ha dichiarato che il suo team ha istruito la tecnologia per raccogliere una voce da una breve clip audio e produrre un output audio più lungo. Ha quindi spiegato che la capacità di Alexa di riprodurre voci familiari potrebbe confortare coloro che hanno perso i propri cari a causa della pandemia di Covid-19. «Sebbene l’intelligenza artificiale non possa eliminare il dolore della perdita, può far durare i loro ricordi», ha detto.
Parlare con il caro estinto: sicuri che ci faccia bene?
La nascita di questo tipo di servizi sta scatenando un dibattito etico sull’opportunità di “riportare” in vita i nostri defunti. Infatti, in questo modo non si avrebbe più la possibilità di elaborare il lutto, con tutte le conseguenze che questo potrebbe provocare sulla psiche dei soggetti coinvolti. Inoltre, gli scienziati dibattono anche sui pericoli che l’intelligenza artificiale potrebbe comportare per l’essere umano. Nonostante questo, la tecnologia avanza di giorno in giorno. I rendering basati sull’intelligenza artificiale sono diventati più precisi e realistici e si prevede che i costi per accedere a questo tipo di servizi diminuiranno notevolmente nel tempo. Presto, volenti o nolenti, cose del genere diventeranno una nuova normalità, e ci ritroveremo a vivere come in un film di fantascienza.