Una piccola provocazione, un grande auspicio per il futuro. Se l’Intelligenza Artificiale fosse femmina? è il titolo del panel organizzato da Donna Moderna il 22 novembre alle 12.20 durante il WomenX Impact Summit, l’evento internazionale di cui il nostro giornale è media partner: tre giorni di speech, panel e workshop dedicati all’empowerment, all’imprenditoria e alla leadership femminile, dal 21 al 23 novembre a Talent Garden Calabiana a Milano e online (programma completo e prenotazioni su womenximpact.com).

Cos’è WomenX Impact Summit

«WomenX Impact Summit non è solo un evento, ma un momento in cui la nostra community e i nostri stakeholder si ritrovano per vivere un’esperienza autentica e trasformativa. È l’occasione per esplorare temi come la leadership, la carriera, la crescita personale e le sfide professionali su una dimensione globale. Con oltre 160 speaker, piene di passione ed energia, che condividono le loro storie, compresi i momenti difficili, ci poniamo l’obiettivo di ispirare altre donne a superare gli ostacoli e raggiungere grandi traguardi» anticipa Eleonora Rocca, fondatrice di WomenX Impact. «Il Summit è anche un’opportunità concreta per chi cerca nuovi stimoli professionali o si sente in bilico sul proprio percorso. Attraverso i Career Days, le aziende offriranno la possibilità di lasciare il proprio curriculum e aprirsi a nuove possibilità. Ma non è solo un’occasione per chi cerca un nuovo lavoro: è anche uno spazio dove, se ti senti a un bivio, puoi trovare ispirazione e nuove direzioni da seguire. Insieme, vogliamo costruire un futuro dove sempre più donne possano raggiungere ruoli di leadership, lavorando fianco a fianco con gli uomini per un mondo più inclusivo e innovativo».

Le speaker del panel di Donna Moderna

Proprio con un’attenzione particolare al mondo del lavoro parleremo di quell’Intelligenza Artificiale che sta cambiando così profondamente la nostra vita (non a caso, quest’anno è stata “premiata” con il Nobel per la Fisica) insieme a quattro super esperte: oltre alla padrona di casa Eleonora Rocca, Victoria Ceccaroni, founder di DecKx, Floriana Ferrara, CSR Country Manager e Master Inventor di IBM Italia, Antonella Sannella, Executive director di H-FARM College. Che qui iniziano a rispondere, ognuna in virtù della propria esperienza, alla domanda con la D maiuscola: come l’IA può davvero diventare un’alleata delle donne?

In quali ambiti l’Intelligenza Artificiale aiuta le donne?

«L’Intelligenza Artificiale ha un impatto significativo sulle donne in tre aree chiave: formazione, imprenditoria e individuazione di bias» nota Victoria Ceccaroni, founder di DecKx. «In primo luogo, l’IA offre accesso immediato a risorse infinite, rendendo la formazione altamente personalizzabile e accessibile, indipendentemente da fattori geografici ed economici. Questo può abbattere le barriere e favorire l’apprendimento continuo. In secondo luogo, l’IA apre nuove opportunità imprenditoriali, dando vita a una nuova generazione di aziende e prodotti guidati da donne. Questo non solo promuove l’imprenditorialità femminile, ma contribuisce anche a un ecosistema più completo. Infine, l’IA può rivelare bias nei dati, specialmente in settori critici come la medicina. Identificare e correggere questi bias è fondamentale per garantire che le tecnologie emergenti non perpetuino disuguaglianze esistenti. Tuttavia è importante notare che l’80% dei posti di lavoro a rischio di automazione è occupato da donne, il che potrebbe portare a un regresso numerico. È essenziale affrontare questa sfida per garantire un futuro lavorativo equo».

Come l’IA aumenta le opportunità di lavoro?

«L’Intelligenza Artificiale avrà un enorme potenziale per aprire nuove porte alle donne nel mondo del lavoro. Se progettata con una prospettiva inclusiva, diventerà un potente strumento per ridurre i pregiudizi di genere e rendere i processi di selezione più equi» dice Eleonora Rocca, fondatrice di WomenX Impact. «Questo sarà uno dei temi centrali del panel che svolgeremo insieme a Donna Moderna, dove discuteremo di come l’Intelligenza Artificiale potrà supportare la crescita professionale delle donne. Grazie a questa tecnologia, si potrà semplificare l’accesso alle competenze richieste e offrire modalità di lavoro più flessibili, aiutando le donne a conciliare vita professionale e personale in modo più efficace e creando un ambiente di lavoro più equo e inclusivo per tutti».

Perché l’Intelligenza Artificiale va studiata fin dalla scuola?

«Per la prima volta nella storia cambia per sempre la relazione uomo-macchina perché la tecnologia IA, progettata per diventare autonoma nell’apprendere, si affianca all’uomo nel pensare e agire la realtà, in più con una potenza di calcolo incomparabile con quella umana» chiarisce Antonella Sannella, Executive director di H-FARM College. Si tratta di un’opportunità straordinaria. La partita si gioca tutta sulla nostra capacità di includere l’intera umanità in questa rivoluzione. E la formazione ha un ruolo strategico di portata senza precedenti. Perché le donne possano contribuire e beneficiarne – impensabile che ciò non accada – sarà cruciale che abbiano le competenze per essere nei team di sviluppo deputati all’addestramento degli algoritmi, ma anche sui tavoli decisionali che indirizzeranno l’impiego dell’AI. Formare una generazione – non solo femminile – che, nativamente, integri pensiero critico, approccio etico e capacità di apprendere e lavorare con l’IA è quello che dobbiamo fare da ora. Noi in H-FARM College lo stiamo già facendo».

In che modo può favorire la parità di genere?

«Lavorando al loro fianco, mi sono resa conto che l’IA appassiona le donne. In particolare, apprezzano il supporto che essa può fornire sia nella vita professionale sia in quella personale, migliorandola» conferma Floriana Ferrara, CSR Country Manager e Master Inventor di IBM Italia. «Comprendono che non possono “autoescludersi’ da questa disciplina, perché la loro presenza offre l’opportunità per un approccio inclusivo che promuove la parità di genere. Le loro capacità e competenze distintive portano valore nello sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale, consentendo un approccio e pensiero differente. Proprio per questo IBM ha creato il progetto “Stem for girls” che consente alle ragazze di sviluppare e sperimentare l’IA. Inoltre, le studentesse possono prendere una certificazione utile alla loro carriera scolastica sulla piattaforma Skillsbuild».