Speranza ÷ Fame = Felicità. L’equazione più fiduciosi e meno “affamati” siamo, più saremo felici nasce da un’idea di Alphonsus Obayuwana, scienziato e mental coach americano, che ha individuato una formula vera e propria per testare la propria soddisfazione nella vita.

La formula della felicità

Per calcolare il livello di felicità, occorre in primo luogo misurare il proprio tasso di speranza e quello di “fame”. Si badi, spiega Obayuwana al Daily Mail, che la fame non è intesa nel senso letterale del termine. Si riferisce infatti a «un desiderio impellente o brama di inclusione e riconoscimento, compagnia fidata, conforto, risposte, continuità e certezza». La speranza nasce invece da «un’elevata autostima, solide relazioni umane, una situazione economica autonoma, conoscenze adeguate e rassicurazioni spirituali».

I metodi di misurazione della felicità

Obayuwana sostiene che gli attuali metodi di misurazione della felicità sono imperfetti e non tengono conto di dettagli importanti. Un esempio? La Finlandia, sottolinea lo scienziato, regolarmente in cima alle classifiche nonostante abbia un tasso di suicidi elevato. «Il problema con i questionari attuali è che sono molto semplicistici, poco informativi e rudimentali per qualcosa di così importante come la felicità. Le persone tendono a vedere la questione come politica o a dare risposte diverse a seconda che si trovino in paesi asiatici o in Occidente».

Donna balla felice

Sei felice? Fai il test

Obayuwana ha creato un sondaggio di 12 domande per calcolare in meno di 5 minuti il proprio indice di felicità. Ecco come ottenere il risultato…

Domande sulla “speranza”

Assegnate per ogni domanda un punteggio da 1 a 8, dove 1 significa “per niente vero” e 8 “molto vero”. Il risultato ottenuto sommando i punteggi di ogni domanda sarà il vostro punteggio “speranza”:

  1. In generale, sono un ottimista;
  2. Credo di avere qualcosa da offrire agli altri in questa vita;
  3. In caso di emergenza, ho qualcuno su cui posso contare;
  4. Quando ho bisogno di risposte, di solito riesco a trovarle;
  5. Considerando le risorse a mia disposizione, sono più fortunato di molti altri;
  6. Quando penso al mio rapporto con Dio mi sento rassicurato e meno spaventato.

Domande sulla “fame”

Il procedimento è lo stesso delle domande sulla speranza. Sommando i punteggi ottenuti per ciascuna delle seguenti domande otterrete il punteggio “fame”:

  1. In questo momento sono molto stressato;
  2. Non ricevo il rispetto che merito;
  3. Non ho un compagno fidato o intimo;
  4. La mancanza di denaro è una mia preoccupazione costante;
  5. Ho così tante domande senza risposta;
  6. Sono preoccupato per il mio futuro.

Per calcolare il vostro tasso di felicità non vi resta che dividere il punteggio “speranza” per quello “fame”. Se il risultato ottenuto è maggiore di 1 potete considerarvi persone felici; al contrario, un risultato inferiore a 1 fotografa una condizione di infelicità. Un risultato pari o superiore a 4 caratterizza un “individuo in piena espansione”, uno pari o inferiore a 0,250 definisce un “individuo in declino”.