Sempre più persone decidono di lasciare il Mezzogiorno per vivere altrove. È il dato più evidente che emerge dal rapporto Istat “Migrazioni interne e internazionali della popolazione residente – anno 2021”. Il dato relativo alle “partenze” dal Sud è impressionante: in dieci anni – dal 2012 al 2021 – il Sud ha perso 525mila residenti, che si sono trasferiti al Centro o al Nord.
Il flusso da Sud a Nord
Secondo l’Istat, nei 10 anni 2012-2021 sono stati pari a circa 1 milione 138mila i movimenti in uscita dal Sud e dalle Isole verso il Centro-nord e a circa 613mila quelli sulla rotta inversa. Il bilancio tra uscite ed entrate si è tradotto in una perdita netta di 525mila residenti per il Mezzogiorno. Nel 2021 ammontano a circa 112mila i trasferimenti dai comuni meridionali verso quelli settentrionali, in lieve aumento (+3%) rispetto al 2020.
Da quali Regioni si va via secondo i dati Istat
La regione del Sud da cui si parte di più è la Campania (30% delle cancellazioni dal Mezzogiorno), seguita da Sicilia (23%) e Puglia (18%). In termini relativi, rispetto alla popolazione residente, il tasso di emigrati più elevato si ha in Calabria (circa otto residenti per 1.000).
Lombardia ed Emilia le Regioni più ambite
La regione verso cui si dirigono prevalentemente questi flussi è, in termini assoluti, la Lombardia (28%) ma, in termini relativi, l’Emilia-Romagna è quella che li attrae di più (quattro trasferimenti dal Mezzogiorno per 1.000 residenti).
Istat: Napoli la città da cui si parte di più
Secondo la rilevazione dell’Istat, la provincia del Mezzogiorno da cui si registrano più partenze verso il Centronord è Napoli in termini assoluti (17mila partenze), mentre Crotone ha il tasso di emigrati più elevato: 11 residenti su 1.000 che si spostano al Centronord.
Immigrazione ed emigrazione
Nel 2021 è cresciuta (+6,7% sull’anno precedente) la mobilità interna (un milione 423mila trasferimenti). In aumento anche le immigrazioni (oltre 318mila; +28,6%) mentre diminuiscono le emigrazioni (poco più di 158mila; -1% sul 2020) soprattutto dei cittadini italiani (94mila; -22%). L’italiano ha un’età compresa tra 25 e 34 anni nel 33% dei casi e in totale sono 31mila quelli emigrati nel 2021 di cui oltre 14mila hanno una laurea o un titolo superiore alla laurea. I dati provvisori riferiti al periodo gennaio-ottobre 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, evidenziano un ulteriore moderato incremento dei flussi migratori interni (+4%) e dall’estero (+13%) e una forte riduzione dei flussi in uscita dal Paese (-20%).