La premier neozelandese, Jacinda Ardern, ha annunciato le sue dimissioni. “Non ho più energia per continuare a governare dopo cinque anni e mezzo di mandato e a nove mesi dalle elezioni legislative”, ha spiegato visibilmente commossa –

“Sono umana – ha detto in conferenza stampa – Noi diamo tuto quello che possiamo per tutto il tempo che possiamo e poi arriva il momento. E per me quel momento è arrivato“.

Nella sua prima apparizione pubblica da quando il Parlamento ha ripreso dopo la pausa estiva un mese fa, Jacinda Ardern ha spiegato di aver sperato sperato di sfruttare la pausa per trovare l’energia per continuare a governare. “Ma non sono stata in grado di farlo”, ha ammesso.

“Guidare un Paese – ha proseguito – è un compito di massimo privilegio, ma anche uno tra i più faticosi. Non puoi e non dovresti affrontarlo a meno di non avere un serbatoio pieno. E un po’ di riserva per le sfide inaspettate”.

Le grandi sfide e i consensi

Sfide inaspettate che durante il suo mandato non sono mancate, ma che la Ardern ha saputo superare raccogliendo consensi a livello internazionale. Basti pensare al tragico assalto alle due moschee di Christchurch nel 2019, in cui morirono oltre 50 fedeli musulmani per mano di un suprematista bianco. Allora la premier neozelandese incontrò la comunità musulmana della città, indossando un hijab, e appena sei giorni dopo promulgò leggi decisive per una decisiva stretta sull’utilizzo delle armi.

A dicembre dello stesso anno l’eruzione del vulcano di Whaakari, un’isola neozelandese, e la morte di 21 persone fra i turisti in visita. E ancora la Ardern a consolare una comunità intera.

Il massimo della popolarità per la 42enne laburista però arrivò durante il periodo del covid. Una gestione ferrea, subito dopo i primi casi del 2020, con la chiusura delle frontiere, il lockdown e il contenimento dei casi.

Jacinda Ardern

La premier neozelandese e i piani per il futuro

Durante la conferenza stampa d’addio, Ardern ha affermato non avere piani per le elezioni di ottobre, se non rimanere deputato deputato per Mount Albert fino ad aprile: “Questo mi darà un po’ di tempo nell’elettorato prima di lasciare, e risparmierò anche a loro e al paese elezioni suppletive”.

“Oltre a questo, non ho alcun piano. Nessun passaggio successivo. Tutto quello che so – ha affermato – è che qualunque cosa farò, cercherò di trovare il modo di continuare a lavorare per la Nuova Zelanda e che non vedo l’ora di passare di nuovo del tempo con la mia famiglia – probabilmente, sono quelli che hanno sacrificato di più di tutto”.

E prima di rivolgersi al compagno Clarke: “Sposiamoci!” (i due avevano rimandato le nozze a causa dell’emergenza pandemia), un pensiero alla figlia Neve: “La mamma non vede l’ora di essere lì quando inizierai la scuola quest’anno”

Al termine della conferenza, Ardern ha lasciato la sala stampa abbracciata al compagno augurandosi che i neozelandesi la ricordassero “come qualcuno che ha sempre cercato di essere gentile“.