Dopo anni di incontrastata presenza maschile, le istituzioni europee sono pronte alla svolta: il merito è delle donne al potere in Europa. Se in passato in mezzo ai leader del mondo c’era solo Angela Merkel, oggi la situazione è ben diversa. Stereotipi e luoghi comuni radicatisi nel tempo, associano il mondo della politica esclusivamente agli uomini. Il motivo? Per secoli le donne sono state escluse dalla sfera pubblica e relegate ai compiti domestici. L’inversione di tendenza – firmata Von der Leyen, Lagarde e Metsola – fa ben sperare. Se è vero che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, ecco che il gentil sesso – finalmente – ottiene la posizione che merita. Perché restare nell’ombra? Ora l’Europa è donna. Insomma, è certo che sappiamo essere delle ottime leader, quindi basta scuse come “sono meno portate”. Per una volta, ai vertici dell’Ue ci sono solo donne.
Ursula Von der Leyen
La mappa delle istituzioni europee lascia poco spazio ai dubbi: le donne presidenti stanno già facendo la storia. È il caso di Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea. Da tempo impegnata in politica, a capo di vari dicasteri nel corso del lungo cancellierato di Angela Merkel, Von der Leyen nel 2019 è stata scelta come capa della Commissione europea, la prima donna ad assumere quell’incarico. Scelta dal Consiglio europeo, la leader tedesca ha preso nelle sue mani l’eredità lasciata da Jean-Claude Juncker. Tra le sfide in programma, la svolta “green” è una di quelle che le sta più a cuore. La Commissione, inoltre, è al lavoro verso un compattamento politico dell’Unione che metta fine alle lacerazioni degli ultimi anni. Tuttavia, la centralità europea della Germania continua a far discutere. A distanza di pochi mesi dalla nomina, lo scoppio della pandemia di Covid-19 ha messo a dura prova la tenuta dell’Ue, impegnando in prima persona proprio la presidente della Commissione. Non solo: Ursula Von der Leyen si trova ad affrontare una delicata situazione di instabilità provocata dallo scoppio della guerra in Ucraina, in seguito all’invasione russa del 24 febbraio 2022.
Christine Lagarde tra le donne al potere in Europa
Parigina leva 1956, Christine Lagarde è stata scelta nel luglio 2019 come numero uno della Bce. Avvocato, è stata ministro dell’Economia in Francia e dal 2011 direttore generale del Fondo Monetario internazionale. È la prima donna all’Eurotower ed è considerata una delle più potenti del mondo. Dal 2004, la classifica di Forbes la annovera nella top 100. Erede dell’ex premier italiano Mario Draghi, è stata travolta dalle critiche all’indomani dell’emergenza Covid. A marzo 2020, infatti, la presidente della Banca centrale europea dichiarò che “non è compito dalla Bce contenere gli spread”, nonostante l’impennata degli attacchi speculativi contro Piazza Affari e l’incremento del debito italiano. I mercati andarono in tilt e non si fece attendere la reazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Roberta Metsola
Successore del compianto David Sassoli, è la più giovane presidente dell’Assemblea di Strasburgo e la terza donna nella storia del Parlamento europeo. Eletta al primo turno di votazione con 458 voti favorevoli, tra cui quelli della Lega e del gruppo Ecr, Roberta Metsola è stata accolta da un lungo applauso e nel suo discorso inaugurale ha ricordato il suo predecessore, scomparso improvvisamente. “David era un combattente per l’Europa. Credeva nel potere dell’Europa”, ha sottolineato, promettendo di battersi “sempre per l’Europa”. Nata a Malta nel 1979, all’anagrafe è Roberta Tedesco Triccas. Ha mosso i suoi primi passi nel Partito nazionalista maltese per poi formarsi tra le fila del Ppe. Sposata con il finlandese Ukko Metsola, è avvocato e ha 4 figli. Metsola è stata presa di mira per le sue posizioni considerate contro l’aborto. In passato, infatti, aveva espresso considerazioni giudicate troppo conservatrici dalle forze di centro-sinistra. Inoltre, in diverse occasioni aveva difeso il suo Paese affinché mantenesse una propria autonomia nella posizione anti-abortista di Malta.
Le donne al potere in Europa: l’Ue si tinge di rosa
Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, ha condiviso sui social una foto dal risvolto potentissimo. Un importante cambiamento è in atto: l’Europa appartiene alle donne e il futuro si tinge di rosa. Nello scatto, Metsola è seduta al tavolo con Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione europea, e Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea. “Per ogni ragazza in Europa”, si legge nella didascalia. Poi l’hashtag #believe, che fa da monito per un domani più paritario (o almeno si spera). Lo scatto è uno sprono per le generazioni che verranno ed è destinato a lasciare il segno.
Insomma, non si può negare: fino a poco tempo fa una foto del genere era semplicemente inimmaginabile. Per la prima volta nella storia, tre donne sono a capo di moneta, Governo e Parlamento europeo.