Ognuno di noi, in media, pronuncia una parolaccia all’ora. Sulle 301 possibili, si preferisce concentrarsi su sole 45. In cima alla lista quella che fa rima con palazzo, da sfoggiare in caso di delusione, rabbia, gioia, sorpresa, piacere, disappunto. Sorprende ma incoraggia, in questo momento storico di perenni scontri, vedere solo al 12esimo posto l’invito ad andare in quel luogo esotico e molto frequentato.
Comunque, se avete sempre pensato che questo atto sia liberatorio, sappiate che è scientificamente provato: dire una parolaccia equivale a uno sfogo fisico, come tirare un piatto o dare un pugno al muro.
Quindi, care donne moderne, se volete mantenere il vostro servizio da 24 integro e non sbucciarvi le nocche contro una parete, lasciate perdere i “poffarbacco” e i “perdindirindina” e abbandonatevi serene al turpiloloquio, auspicando sempre che accada in caso di vincita al Superenalotto o di una pagella dei vostri figli con tutti 10.