Che il made in Italy sia il cavallo di battaglia di Fratelli d’Italia è ormai assodato e ora – direttamente dal Vinitaly – Giorgia Meloni rilancia l’idea di un liceo dedicato. Di cosa si tratta?
Meloni propone il liceo del made in Italy
Oltre sei ore di visita al Vinitaly per Giorgia Meloni che arriva alla fiera di Verona per la prima volta nei panni di presidente del Consiglio. La premier si è concessa un primo passaggio nel padiglione del Masaf (ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste), anche per ammirare il Bacco di Caravaggio e il Bacco fanciullo di Guido Reni. Poi la foto con il cappello da chef in mano e un brindisi per iniziare il giro tra i padiglioni, passando da una Regione all’altra.
Da parte di Giorgia Meloni non poteva mancare un omaggio al vino, che è eccellenza italiana nel mondo. «Il settore vinicolo vale in Italia oltre 30 miliardi di euro e impegna oltre 870mila addetti, il primo nella bilancia commerciale del nostro “made in”. Ovviamente, è nostro interesse e nostro dovere sostenere questo mondo, anche con il ricambio generazionale. È un pezzo fondamentale della nostra economia», ha dichiarato.
Poi l’idea di una scuola dedicata proprio al made in Italy: «Per come la vedo io, questo è il liceo, perché non c’è niente di più profondamente legato alla nostra cultura di quello che questi ragazzi sono in grado di studiare, tramandare e portare avanti. È la ragione per la quale ragioniamo del liceo del made in Italy». L’obiettivo è «fare anche su questi percorsi un’operazione che spieghi il legame profondo che esiste tra la nostra cultura e la nostra identità, che è la cosa più preziosa che abbiamo». Rivolgendosi a un gruppo di studenti di un istituto agrario, la premier ha ribadito che il Governo lavora al “liceo del made in Italy” e ha espresso i suoi «complimenti a questi ragazzi», perché sono stati «molto lungimiranti».
Il disegno di legge
La proposta non è però una novità nel programma di FdI. A gennaio 2023 un disegno di legge è stato già presentato al Senato. Il Governo, infatti, sottolinea che nel nostro Paese vi sono una cultura e un’identità fortemente radicati, tanto da meritare un percorso di studi dedicato. Il classico e lo scientifico non vengono di certo messi in discussione. Tuttavia, per molti studenti sono poco professionalizzanti e lontani dal mondo del lavoro. Ecco allora che potrebbe arrivare un’alternativa: il liceo del made in Italy, interamente dedicato alle specificità nostrane e alla valorizzazione delle stesse.
«Il cosiddetto Made in Italy è dato dalla creatività e dalla naturalezza, specificatamente italiana, con cui si spazia dalle specialità agroalimentari, alla moda, all’arredamento, al design, e che spesso traggono origine e ispirazione dai nostri antichi mestieri. Questo insieme di eccellenze italiane deve essere messo a sistema, governato e potenziato», si legge nella proposta di legge in Senato.