Gli italiani non hanno mai brillato per la padronanza dell’inglese: a confermare la scarsa propensione dei nostri connazionali all’idioma di Shakespeare ci pensa l’Indice di conoscenza dell’inglese (Ef Epi) realizzato da Ef Education First (Ef). Secondo l’edizione 2024 del rapporto globale sulla conoscenza dell’inglese, è l’Olanda a guidare la classifica per il sesto anno consecutivo, seguita da Norvegia e Singapore. L’Italia torna ai livelli del 2019 e slitta a un poco lusinghiero 46esimo posto. Si registra una crescita delle competenze in Medio Oriente e Africa.

Un test globale sulla competenza della lingua inglese

L’Indice 2024 di Conoscenza dell’Inglese (Ef Epi) – che dal 2011 fotografa i livelli di competenza della lingua inglese per nazioni, città e regioni – si basa sui test di 2,1 milioni di adulti dai 18 anni non madrelingua inglese, in 116 Paesi. Ef è stata fondata in Svezia nel 1965, con la missione di aiutare le persone ad aprirsi al mondo grazie alla formazione e offre in oltre 100 Paesi percorsi immersivi di arricchimento culturale attraverso corsi di lingua, viaggi studio, scambi culturali e programmi di formazione accademica.

Conoscenza dell’inglese: misero 46esimo posto per l’Italia

L’Italia si attesta soltanto al 46esimo posto per la conoscenza dell’inglese, perdendo sette posizioni rispetto alla classifica del 2023. Il nostro Paese scende ai livelli del 2019, superato in Europa da Spagna, Ucraina, Albania e Russia. In quale regione si parla meglio l’inglese? In Friuli-Venezia Giulia, seguita a distanza da Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Veneto; maglia nera invece per la Calabria. Permane un divario tra Nord e Sud, anche se la distanza tra regioni con le competenze più basse e quelle più alte si sta progressivamente riducendo (da oltre 100 punti del 2012 ai 70 di quest’anno).

ragazza al pc

È invece Verona a primeggiare fra le città e buoni punteggi spuntano anche Bari, Bologna e Torino; chiudono invece la classifica Napoli e Catania. Per quanto riguarda la competenza linguistica per fasce di età, i neodiplomati registrano un lieve calo, forse ancora imputabile alla didattica a distanza relativa agli anni del Covid; gli universitari sono stabili, mentre i giovani professionisti continuano a migliorare. In lieve flessione la fascia di età più anziana.

La differenza di competenza a livello globale

Secondo il rapporto curato da Ef, il dominio della lingua inglese come passepartout globale pare pian piano affievolirsi: il 60% dei 116 Paesi presi in esame ha registrato infatti un punteggio lievemente inferiore rispetto all’anno scorso. Le competenze degli uomini in quest’ambito restano migliori rispetto a quelle delle donne.