Timothée Chalamet, Harry Styles, Paul Mescal, Dev Patel, Jack Schlossberg, Zayn Malik… Non è la lista annuale degli uomini più sexy del mondo secondo People, ma quella degli uomini più “imitati” del momento. Il nuovo trend che nasce online ma prende vita nei centri delle grandi città è infatti quello dei lookalike contest, ovvero le “gare di sosia”.
Sono eventi organizzati da creator o da privati che permettono ai fan di connettersi, alle ammiratrici più hardcore di trovare l’amore e agli aspiranti sosia di portarsi a casa un (modesto) premio in denaro. Nascono per trovare sostituti comuni a persone che sembrano appartenere all’Olimpo, ma oggi sono più che altro occasioni per fare festa.
La “lookalike culture” non è una novità: da Suemonella a Enrique Estilos
Correva l’anno 2021 quando, dopo una delle sue ennesime sparizioni a cui i fan sono ormai abituati (ma mai pronti), è apparso Harry Styles nei pressi del suo studio in centro a Londra. Lo si immaginava, più che altro, tutto nascosto tra mascherina, cappellino di lana rosa shocking e Rayban neri. La foto, subito virale, è stata ripresa da moltissimi giornali inglesi.
L’inganno è durato solo qualche settimana, fin quando su YouTube è apparso un video di un creator emergente, tale Suemonella. Qui il creator raccontava di come fosse riuscito (con un budget limitato e una passeggiata strategica) a ingannare il mondo fingendosi Harry Styles.
Non è facile incastrare le harries, hardcore fan del cantante britannico, che lo sanno riconoscere anche grazie a dettagli minuziosi (io stessa mi sono ritrovata a pronunciare la frase: «Quello è il suo orecchio»). Ma Suemonella ce l’ha fatta, e non è l’unico. Gli altri popolarissimi sosia del cantante inglese circolano online da anni: un misterioso polacco incontrato da una harrie sulla metropolitana, un arbitro messicano (soprannominato istantaneamente Enrique Estilo), un content creator famoso su Snapchat per i suoi video di smorfie e persino una ragazza su TikTok.
Ognuno di loro è parte integrante della cultura del fandom di Harry, perché quello scatto rubato o quel video girato di nascosto ci illudono che nemmeno Styles è unico al mondo. Basta poco per imitarlo, e soprattutto qualcuno che gli somiglia c’è, quindi si può sperare di incontrarlo.
La nascita dei lookalike contest
È da questa illusione (mista a speranza e semplice voglia della GenZ di estremizzare ogni cosa e creare una “cultura nonsense”) che è nata l’idea dello YouTuber americano Anthony Po: una gara di sosia di Timothée Chalamet.
Alto, secco e riccioluto, l’attore francese è infatti amatissimo per il suo “fascino particolare”, anche se negli anni le fan sono riuscite a provare che non ha niente di così introvabile. Timothée è simile ad altri mille ragazzi che si possono incontrare tra le strade di Parigi, New York, Londra o persino in qualche paesino. Forse, ha pensato Po, per accelerare il passaggio individuazione-incontro-matrimonio altro non serve che organizzare un ritrovo.
Così a partire da settembre la città di New York si è vista tappezzare di volantini con tutte le informazioni sul lookalike contest di Timothée Chalamet. Come ogni gara, era previsto un premio, 50 dollari in contanti, e persino una coppa. La data fatidica era lo scorso 27 ottobre e a portarsi a casa la vittoria è stato Miles Mitchell, ventiduenne giunto a Central Park con l’outfit completo da Willy Wonka (uno degli ultimi ruoli di Chalamet).
Il lookalike contest di (e con) Timothée Chalamet
In mezzo ad un centinaio di aspiranti sosia è apparso anche l’attore, riconoscibile tra quel mare di riccioletti solo grazie ai bodyguard che lo accompagnavano. I video lo ritraggono farsi spazio tra la folla formata da ragazzini, fotografi e ragazze attrezzate con tanto di numero di cellulare scritto su cartelloni e abiti da sposa. All’evento, già storico prima ancora che finisse, erano presenti membri di alcuni dei più importanti tabloid americani, molti dei quali hanno offerto sui social una vera e propria telecronaca.
A contribuire all’iconicità dell’evento, oltre a tutto ciò, ci ha pensato la polizia di New York, giunta in squadra a fermare quell’assembramento avvenuto senza richiesta di permesso al sindaco. Sul posto, hanno arrestato diverse persone: Po se l’è cavata con una multa, ma un aspirante Timotheé è stato portato via in manette.
Looaklike contest, da New York a Dublino
L’evento newyorkese ha ottenuto talmente tanto seguito da diventare un trend, diffusosi online prima in forma di meme (sulla scia di: «Il prossimo lookalike contest di X possiamo farlo in camera mia?») e poi culminando in una serie di eventi a catena con come protagonisti i VIP più hot del momento.
Lo scorso 7 novembre si è infatti tenuta a Dublino la gara di sosia di Paul Mescal, l’attore irlandese che ha ottenuto la fama con Normal People. In contemporanea a San Francisco si è tenuta quella per trovare il sosia di Dev Patel. Qualche giorno dopo, il 9 novembre, a Soho a Londra si cercava il sosia di Harry Styles. Ognuno di questi eventi, seppur meno “in grande” di quello organizzato da Po, ha avuto una risonanza mediatica incredibile.
Il senso di queste gare
Perché il cuore del contest non è, come hanno sottolineato diversi commentatori, il mero incontro tra fan. Per quello ci sono i concerti, le prime, i festival, X… Sono occasioni per celebrare ciò che rende unico il VIP di turno. La vera sfida è provare che sia davvero insostituibile, e si vince un premio simbolico perché si premia chi più si è avvicinato all’idea che abbiamo di lui. I video delle gare mostrano infatti, più che sosia, ragazzi intenti a copiare il mood, gli outfit indossati da red carpet e paparazzate (al lookalike contest di Harry, per esempio, c’era addirittura un aspirante imitatore di Suemonella).
Quello che si prova realmente, come forse è prevedibile, è che ogni persona è unica e che per quanto certi tratti si possano condividere ci vuole più di un ragazzo mingherlino e riccioluto per essere Chalamet, più di una voce calda e fisico scolpito per essere Styles.
Per questo oggi i lookalike contest non fanno che aumentare, divenuti già più un’occasione di divertimento che vere e proprie gare. Quello di Zayn Malik è stato annunciato per il 17 novembre a New York, e seguiranno poi quello di Jeremy Allen White e Jack Schlossberg. I premi sono sempre più miseri e gli interessati sono sempre meno aspiranti sosia e sempre più persone che vogliono partecipare a un party fuori dal comune. Tra maschere, cartonati e ragazzi “in cosplay”, più che l’amore qualcuno ha trovato lavoro: i sosia di Timothée sono stati ingaggiati per un tour pubblicitario.