Finita la pausa pasquale, in molti stanno già pensando alle vacanze estive ma sulle tariffe delle compagnie aeree regna una certa confusione. È vero che l’epoca delle low cost è definitivamente tramontata e ci dovremo rassegnare a pagare profumatamente i viaggi aerei? Oppure esiste ancora il modo di spuntare prezzi interessanti acquistando i biglietti per tempo? Sposa senz’altro questa seconda tesi l’amministratore delegato del gruppo Ryanair, Michael O’Leary, che in un’intervista al “Corriere della Sera” dichiara: “Abbiamo centinaia di migliaia, che dico, milioni di posti in vendita a meno di 29,99 euro”.
Occhio a martedì e alla seconda settimana di maggio
Ma quali regole si dovrebbero seguire per riuscire ad acquistare i biglietti aerei a prezzi più convenienti? È lo stesso O’Leary a rivelare al quotidiano milanese alcune strategie da tenere a mente per approfittare delle offerte. Innanzitutto, come suggerisce anche il senso comune, sarebbe opportuno prenotare i voli con un certo anticipo e non acquistare i biglietti a ridosso della partenza. In aggiunta a questo, sottolinea il n.1 della compagnia aerea, va considerato che i voli più economici partono solitamente il martedì mentre è più difficile viaggiare a cavallo dei weekend lunghi. “Il martedì e la seconda settimana di maggio – dichiara O’Leary al Corsera – ci sono un sacco di sedili a 14,99 e 19,99 euro. Ma se si vuole viaggiare un venerdì, magari prima di un lungo ponte, di posti a quelle cifre ce ne sono pochi perché tutti vogliono viaggiare”. Detto questo, l’ad di Ryanair sostiene che anche nelle giornate di venerdì e lunedì – per il rientro a casa – ci sono “migliaia di posti a 19,99, 24,99 e 29,99 euro. Questo comprende i periodi di picco. Basta prenotare per tempo”.
I biglietti meno cari secondo Ryanair
Insomma, ad ascoltare il capo di Ryanair in Italia ci sono “milioni” di biglietti low cost, basta riuscire a trovarli. Certo, O’Leary ammette che per via dell’aumento del costo del petrolio sono sparite le super offerte di una volta a 0,99 o 4,99 euro e “non sono più possibili i biglietti nemmeno a 9,99 euro, figurarsi più bassi”. Detto questo, lo stesso “Corriere della Sera” rileva che il “sedile meno caro” messo in vendita da Ryanair costa 14,98 euro: un prezzo decisamente allettante anche se O’Leary ha specificato queste tariffe dipendono dai tipi di volo e “da come e quanto sta vendendo in ogni dato momento”.
Sempre a proposito delle tariffe, O’Leary ha chiarito al “Corriere” che “nel periodo aprile 2023-marzo 2024 abbiamo trasportato 183 milioni di passeggeri nel nostro intero network che hanno pagato in media 44 euro a tratta. Questo vuol dire che alcuni hanno sborsato 200 euro, ma la maggior parte ha speso una cifra decisamente più bassa”. A questi vanno sommati 20 euro in media a passeggero per i servizi extra (scelta del posto, bagaglio a mano, bagaglio in stiva): “Se consideriamo anche questa voce – fa notare l’imprenditore irlandese – la tariffa media totale sborsata è stata di 64 euro”.
La polemica fra l’ad di Ryanair e il presidente dell’Enac
Pochi giorni fa l’ad di Ryanair era entrato in dura polemica con il presidente dell’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile), Pierluigi Di Palma, che aveva ha parlato di fine dei voli low cost e dell’esistenza in Italia di un oligopolio nel trasporto aereo. In una accesa lettera diretta a Di Palma, il patron di Ryanair ha parlato di “affermazioni false”. “Le vostre false affermazioni di venerdì scorso – ha sottolinea il ceo di Ryanair -, secondo cui le compagnie aeree low-cost non esistono più in Italia, o che le tariffe basse non ci saranno mai più, sono state smentite dalle statistiche di Assaeroporti sul traffico italiano di febbraio, che mostrano che il traffico negli aeroporti italiani è cresciuto del 14% a 12,6 milioni. Ryanair ha ottenuto tutta questa crescita estendendo le nostre tariffe basse e aprendo nuove rotte a Trieste e Reggio Calabria. Questa crescita si chiama concorrenza e smentisce le vostre false affermazioni sugli oligopoli”.