Nel 1939, quando le protagoniste di Wicked, Cynthia Erivo e Ariana Grande, non erano ancora nate, ad affollare le sale cinematografiche c’era Il mago di Oz. Oggi, i cimeli del film cult diretto da Victor Fleming, vincitore di due Premi Oscar, valgono milioni. Ma a giudicare dagli “incidenti” che li vedono protagonisti, pare che su di essi sia caduta una maledizione.

La maledizione del cappello

L’ultimo a finire al centro di una disputa è il cappello della strega cattiva. Dal 2016 apparteneva a un collezionista di cimeli cinematografici, Adam Schneider, noto per una incredibile collezione di oggetti del film Star Trek. Due anni fa, l’uomo ha deciso di vendere tutto.

Schneider, che aveva acquistato il famoso cappello nel 2019 per 100mila dollari, si è rivolto alla casa d’aste Heritage e ha proposto il manufatto di lana nera con un cinturino che serviva a non farlo volare via durante le scene volanti. L’uomo godeva di fiducia e si fidava a sua volta della casa d’aste. Così, quando gli è stato proposto di vendere il cappello privatamente, perché altrimenti non avrebbe ricavato molto, lo ha fatto.

Il Mago di Oz

Mago di Oz, al via un processo

Ora, però, Schneider ha fatto causa a Heritage Auctions sostenendo che la casa d’aste si è comportata in maniera scorretta: gli avrebbero fatto svendere il cimelio per favore la vendita di un altro cappello della strega malvagia posseduto da un importante collezionista. Ovviamente, la società d’asta nega. Il caso è adesso davanti ai giudici e si aspetta una sentenza.

Le scarpette rubate

Ma non è la prima volta che un cimelio del Mago di Oz finisce al centro di una disputa. In precedenza era capitato anche alle famose scarpette rosse rubino di Dorothy, che di recente sono state vendute a cifre da record.

Nel 2005 queste scarpette erano di proprietà di un attore, Michael Shaw, il quale le aveva prestate al Judy Garland Museum di Grand Rapids, nel Minnesota. Quello stesso anno le scarpette furono rubate: un uomo frantumò la copertura di plexiglass e le portò via, lasciando dietro di sé una sola paillettes rossa. A quel tempo, le scarpe erano valutate un milione di dollari. L’Fbi le ha poi recuperate e sono state messe all’asta.

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Mago di Oz: incidenti sul set

Questo episodio non ha fatto altro che far crescere la credenza che ci sia una maledizione intorno al Mago di Oz. Si tratta di una voce iniziata quando ancora il film doveva uscire nelle sale. Sul set, infatti, si verificarono diversi incidenti. Margaret Hamilton, che interpretava la perfida Strega dell’Ovest, rimase ustionata mentre sul set doveva scomparire in una nuvola di fumo rosso e fuoco. L’attrice salì sulla piattaforma dove avrebbe dovuto essere avvolta dal fumo, ma il fuoco dal pavimento l’avvolse provocandole ustioni di secondo grado sul viso e di terzo grado su una mano.

La triste storia dell’Uomo di Latta

Una sorte più triste capitò, invece, all’attore che era stato scritturato per interpretare lo Spaventapasseri. Si chiamava Buddy Ebsen ed era felicissimo per avere ottenuto la parte. Tuttavia, l’attore Ray Bolger gliela soffiò e a Ebsen non rimase che accettare il ruolo dell’Uomo di Latta. Peccato che il costume, fatto di metallo, gli facesse male, limitando i suoi movimenti.

Dopo diverse proteste, il regista accettò di far rifare il costume in cartone. Ma per rendere il tutto più verosimile, i truccatori gli coprirono il viso con un trucco da clown bianco e poi spolverarono faccia e mani con polvere di alluminio. La inalò per dieci giorni, poi finì in ospedale per gravi difficoltà respiratorie. Per ristabilirsi ci volle un mese e mezzo. Ma quando fu dimesso, la produzione del film lo aveva già sostituito con Jack Haley.