Era la regina dell’economia domestica, la donna che ha fatto scoprire a tutte l’arte del riordino. Marie Kondo ci ha insegnato per anni a mantenere perfettamente in ordine le nostre case e i nostri armadi, anche eliminando tutto quello che non si serviva più. Un idolo da amare e anche temere, perché era chiaro a ciascuna di noi quanto fosse difficile raggiungere gli standard che ci proponeva. Ebbene, adesso anche lei ha gettato la spugna. Non solo: ha ammesso che la sua casa è un completo disordine. Come è possibile? Pare che a far cambiare idea alla guru giapponese dell’ordine sia stata la nascita del suo terzo figlio. A un certo punto, Marie Kondo ha capito che passare le giornate a pulire e ordinare non dà la stessa soddisfazione del trascorrere il maggior tempo possibile con la propria famiglia.
L’ammissione di Marie Kondo: «All’ordine preferisco i figli»
«Fino a oggi sono stata una organizzatrice per professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo», ha spiegato Marie Kondo al New York Times, «ora ci ho rinunciato in un modo che è buono per me. Capisco, ad esempio, che è importante per me passare più tempo con i miei figli in casa». L’occasione per questa incredibile “marcia indietro” è stata la pubblicazione del suo nuovo libro, Marie Kondo’s Kurashi at Home: How to Organize Your Space and Achieve Your Ideal Life, cioè “come organizzare il tuo spazio e raggiungere i tuoi ideali di vita”.
Diventare mamma per la terza volta l’ha cambiata
La regina dell’ordine ha, dunque, spiegato che con l’arrivo del terzo figlio per lei è stato impossibile mantenere l’ordine nella sua casa. Così, dopo libri e serie tv nei quali ci ha insegnato come tenere i nostri appartamenti in ordine, ora ha confessato che a casa sua la realtà è ben diversa. Non solo: ha anche spiegato che per raggiungere l’equilibrio interiore, non conta molto l’ordine esterno degli spazi fisici. Altrettanto importante è la “pulizia” degli spazi mentali ed emotivi.
Il metodo KonMari: riordinare casa ed essere felici
Marie Kondo è diventata famosa nel 2011 dopo aver pubblicato in patria un libro dove proponeva il metodo KonMari, da lei ideato. Consiste nel riordinare le nostre abitazioni dividendo gli oggetti in diverse macro-categorie e decidendo se conservare o meno ogni oggetto in base alle emozioni che ci trasmette. Il volume è stato tradotto nelle principali lingue del mondo, ha venduto oltre tre milioni di copie. In Italia è uscito con il titolo Il magico potere del riordino. La popolarità ottenuta ha fatto sì che Marie Kondo fosse annoverata tra le 100 personalità più influenti del 2015 secondo il Times. Nel 2018, la “guru del riordino” ha poi condotto una serie in otto puntate su Netflix, dove approfondiva il suo metodo che, oltre a eliminare il superfluo dagli armadi, poteva applicarsi a tanti altri aspetti della vita: buttare, ringraziandolo per i suoi servizi, tutto quello che non provoca “una scintilla di gioia”.
Marie Kondo non arrotola più calzini e magliette
Peccato che, a distanza di dodici anni dal suo primo libro, Marie Kondo sia stata costretta ad ammettere di aver dovuto buttare lei stessa la spugna. «La mia casa è disordinata», ha ammesso. Una dichiarazione che ha sconvolto i suoi fan più accaniti. Stop quindi a conservare nei cassetti calzini e magliette meticolosamente arrotolati. Ora Marie Kondo ci insegna a “pulire” i nostri spazi mentali ed emotivi. Come? Per esempio, ascoltando musica classica la mattina, oppure creando nella propria giornata momenti di gioco con i propri figli.
Più dell’ordine, conta con chi passiamo il nostro tempo
«Ordinare significa fare i conti con tutto quel che è disordinato nella tua vita», scrive nel suo nuovo libro la guru giapponese che dal 2019 vive a Los Angeles. E tutte noi tiriamo un respiro di sollievo: ora sappiamo che la perfezione non esiste. Che anche nella casa della regina mondiale dell’ordine vige il caos. E che in alcuni periodi della nostra vita, pur continuando ad aspirare all’ordine e a eliminare le negatività, possiamo concentrarci su altre priorità. In fondo, niente è più importante del tempo buono trascorso con la nostra famiglia e con le persone che più amiamo.