Gli adulti si sono ormai abituati a indossarle appena escono di casa, finora solo per andare al lavoro, a fare la spesa o per motivi di salute, ma con la Fase 2 dal 4 maggio anche i bambini dovranno avere la propria mascherina. Si tratta, infatti, di una delle novità del Dpcm del 26 aprile, che consente anche ai piccoli e ai ragazzi di lasciare l’abitazione. Ecco dove è obbligatoria, quale tipo di mascherina scegliere e per quanto rimane efficace.
Obbligatoria dai 6 anni in su
Finora non ci eravamo posti il problema, per il semplice motivo che bambini e ragazzi non potevano uscire di casa. Ora anche a loro sarà consentito l’accesso a parchi e giardini, pur nel rispetto delle distanze ed evitando assembramenti. In tutti i luoghi dove non è possibile garantire la distanza di sicurezza, però, scatta l’obbligo di indossare la mascherina anche per i bambini dai 6 anni in su: «Se esco con mio figlio per fare una passeggiata in un parco senza incontrare nessuno, non è necessario. Diventa invece obbligatorio in tutti i locali o spazi chiusi, come i mezzi pubblici, supermercati, farmacie o negozi, e dove non si riesce a garantire il distanziamento, come quando si incrocia una persona a meno di un metro» spiega l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, docente di Igiene all’Università di Pisa.
Che modello scegliere
«Esistono diverse tipologie, che si dividono però soprattutto in mascherine cosiddette chirurgiche o sociali. Nel primo caso ci riferiamo a quelle in uso in ambienti sanitari, mentre le seconde sono quelle diffuse in altri spazi, come all’aperto o nei negozi. La differenza è che le mascherine non chirurgiche non sono certificate, quindi non sappiamo che livello di filtrazione hanno, dunque la loro capacità di protezione» spiega Lopalco.
No alle mascherine fai-da-te
Se finora siamo stati inondati di tutorial per realizzare mascherine fai-da-te in casa, ora è bene sapere che, per avere accesso ai locali chiusi in totale sicurezza, quelle mascherine in semplice stoffa non bastano: «Non sono efficaci perché non hanno capacità filtrante: servono solo a trattenere le goccioline più grosse, ma non proteggono da batteri o particelle più piccole».
Ogni quanto cambiarle o lavarle?
«Le mascherine chirurgiche sono efficaci per almeno 4 ore. Se però si bagnano il loro livello di protezione diminuisce. Per le mascherine sociali, invece, non avendo certificazione non è possibile neppure stabilire la loro durata in termini di protezione». Va chiarito, dunque, che non si devono lavare: «Certo. Per quanto riguarda le mascherine in stoffa realizzate a casa, ovviamente, non cambia nulla perché la capacità di filtrare è pressoché inesistente sia con sai senza il lavaggio» spiega l’epidemiologo.
Che misura scegliere per i bambini?
«Le mascherine chirurgiche possono essere indossate anche dai bambini senza necessità di avere una taglia specifica, perché sono realizzate in modo da potersi adattare al viso, infatti sono usare anche in ospedale con i bambini che sono ricoverati o ne hanno bisogno per motivi sanitari. Le altre, quelle sociali, sono disponibili anche in formati più piccoli o colorati, pensati perché siano accettate meglio dai più piccoli, ma hanno i limiti già detti» spiega Lopalco. Attenzione, se si comprano le mascherine online: ci sono alcune aziende che le vendono di misure pensate per i piccolissimi (3-6 anni) o di età scolare primaria (7-11), ma occorre controllare sempre che siano certificate.
E le FFP2 e FFP3?
«Non ha senso pensare di mettere ai bambini mascherine come quelle, perché sono di tipo professionale e usate da chi assiste persone infette» dice l’esperto di Igiene.