Sono ormai indispensabili sui mezzi pubblici e in molto casi a scuola, ma soprattutto sono raccomandate per proteggersi con la variante Omicron, molto più contagiosa. Ma come si usano, come (e se) si lavano o si igienizzano? Ogni quanto cambiarle?
Lo abbiamo chiesto a Valerio Rossi Albertini, fisico e ricercatore del Cnr, esperto in materia.
Perché adesso si usano le Ffp2?
«Perché offrono maggiore protezione, soprattutto a chi le indossa, mentre quelle chirurgiche sono nate per essere usate nelle sale operatorie, per evitare che il paziente possa ricevere germi o batteri dalla bocca del chirurgo. In pratica mentre le chirurgiche permettono di evitare che possibili “contaminazioni” escano dalla bocca, quindi proteggono “gli altri”, le Ffp2 consentono di evitare che il virus entri in bocca dall’ambiente esterno, quindi proteggono chi le indossa» spiega Rossi Albertini.
Proteggono di più dalla Omicron, quindi?
«Sì, il loro uso si è reso necessario proprio con l’aumento di nuove varianti e soprattutto della Omicron, che è molto più trasmissibile. Aiutano a ridurre l’esposizione al virus. Anche le chirurgiche trattengono l’ingresso di possibili particelle dall’esterno, ma in misura inferiore: basti pensare che con le Ffp2 passa meno dell’1 per mille di goccioline, il famoso “droplet”. Questo grazie al fatto che hanno uno strato più spesso, una trama più fitta che ha un’azione di filtro maggiore ed è in grado di evitare l’inspirazione di particolato anche fluido, quindi liquido come le gocce molto piccole» spiega l’esperto.
Meglio con la valvola o senza valvola?
«Chiaramente dipende dai modelli. In generale le mascherine con le valvole servono soprattutto a favorire la respirazione in quei soggetti che hanno difficoltà a tenerle i dispositivi per molto tempo o che “soffrono” in caso di ipoventilazione, quindi con ventilazione ridotta. Va detto, però, che possono rappresentare un’arma a doppio taglio: in prossimità della valvola e quando questa è sollevata per permettere l’ingresso dell’aria, l’azione di protezione è ridotta» chiarisce il fisico del Cnr.
Come si usano: da sole o con altri dispositivi?
C’è chi usa una doppia mascherina, Ffp2 e chirurgica (sopra): è utile? O bastano le Ffp2? «Bisogna sottolineare che tutte le mascherine, sia le chirurgiche sia a maggior ragione le Ffp2 sono efficaci se aderiscono bene al volto. Metterne una sotto l’altra rischia di far venir meno quell’aderenza e questo può essere controproducente. Una Ffp2 indossata correttamente, quindi, è sufficiente, due possono essere ridondanti e appunto rischiose perché se si forma un interstizio, questo sarà la via di ingresso dei germi o virus» spiega ancora l’esperto.
Si possono lavare o vanno igienizzate?
«Entrambi i tipi di mascherine non sono fatte per essere lavate, perché sono realizzate con un cosiddetto “tessuto non tessuto” la cui trama, a seguito del lavaggio, tende a scomporsi e quindi a perdere di efficacia. Per questo lo sconsiglierei, anche se capisco che hanno un costo non indifferente, specie le Fffp2. Ci sono però, metodi alternativi per prolungarne la vita, come la sanificazione» spiega Rossi Albertini.
Come si sanificano le Ffp2?
«Si può usare una miscela composta da 2 terzi di alcol e 1 un terzo di acqua distillata o acqua di bollitura. Per ottenere quest’ultima basta mettere a bollire dell’acqua, come se si preparasse la pasta: una volta che si forma la polvere sul fondo (che altri non è che calcio) si versa la sola acqua in un nebulizzatore. Poi si aggiunge l’alcol e si può sanificare la mascherina sprizzando il liquido: la miscela si deposita sulla mascherina, la impregna e poi evapora, in un paio d’ore, mettendo a stendere la mascherina stessa che così perderà anche l’odore dell’alcol. Si può ripetere l’operazione anche 3 o 4 volte prima di buttare la mascherina».
Dove si comprano le Ffp2? Anche nelle edicole?
Se è vero che si vendono in farmacia e nei supermercati, ormai è possibile trovarne anche in negozi di altro genere o persino in edicola: ci si può fidare? «È difficile rispondere: se l’edicolante è serio e assicura di aver effettuato a sua volta l’acquisto da canali ufficiali, sì. Ma non è semplice avere garanzie, soprattutto se se comprano in negozi che vendono tutt’altro genere di articoli. Dovrebbero comunque sempre avere il marchio di certificazione CE. Per questo – conclude l’esperto – consiglio di comprare mascherine di buona qualità, anche se costano qualche centesimo in più, e piuttosto di sanificarle per poterle riutilizzare».