Smartphone e tablet assolutamente no, calcolatrici sì (ma non tutte). Le ragazze e i ragazzi che stanno per affrontare la maturità 2019 sono avvisati, con tanto di circolare ministeriale ad hoc. Per sostenere le prove non potranno utilizzare strumenti informatici (dovranno lasciarli a casa o consegnare all’ingresso) né collegamenti ad Internet. In caso contrario, se beccati in flagranza, saranno “espulsi”. Cartellino rosso.
Non solo. “Non si scappa. Chi verrà sorpreso mentre chatta con un suggeritore esterno, smanetta con un telefonino o approfitta di altri ‘aiutini’ tecnologici – spiega Antonello Giannelli, numero uno dell’Associazione nazionale dei presidi e dei dirigente scolastici – dovrà essere escluso dagli esami, così come chi cerca di ricorrere a trucchi tradizionali, classici. L’esclusione comporterà la bocciatura e la perdita dell’intero anno scolastico. Il trasgressore non dovrà rifare ‘solo’ la maturità, ma anche tutto l’ultimo anno. Le due fasi sono inscindibili. Non sarà compromessa unicamente l’ammissione agli esami finali, il percorso tornerà indietro di mesi”.
Potrebbe andare diversamente?
In concreto, stando al corriere.it, potrebbe però andare diversamente. I Tribunali amministrativi regionali e i Consigli di stato non hanno giudicato in modo univoco le espulsioni contro cui sono arrivati ricorsi. “Ci sono stati casi in cui è stata annullata solo la prova incriminata, quella cioè in cui lo studente è stato scoperto a copiare. Addirittura un ragazzo dell’Emilia Romagna – racconta sempre il sito del quotidiano – due anni fa è riuscito a finire con 60/100, nonostante avesse una prova in meno”. Nel 2013, altro esempio, pescato in rete, fece notizia la storia di una studentessa campana, bravissima, ma copiona. Inizialmente venne esclusa dagli esami, perché si era servita dello smartphone per completare una prova Poi venne riabilitata e promossa dal Consiglio di Stato: il suo (eccellente) percorso scolastico, fu la motivazione, valeva di più dello stesso esame di maturità.
Ecco i divieti e le limitazioni
Nei giorni delle prove scritte – recita testualmente la circolare ministeriale diramata dal Miur, il ministero dell’Istruzione – “è assolutamente vietato utilizzare a scuola telefoni cellulari, smartphone di qualsiasi tipo, dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file e di inviare fotografie e immagini, nonché apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere”. L’elenco continua: è proibito anche “l’uso di apparecchiature elettroniche portatili di tipo palmare o personal computer portatili di qualsiasi genere in grado di collegarsi all’esterno degli edifici scolastici tramite connessioni wireless, comunemente diffuse nelle scuole, o alla normale rete telefonica, con qualsiasi protocollo”. La sanzione prevista, come detto, è l’esclusione dalle prove.
Ecco le eccezioni e le deroghe
“Ai divieti – ricorda Giannelli – ci sono due eccezioni, due deroghe: le calcolatrici e gli strumenti necessari ai maturandi dei licei musicali per la seconda prova”. Nei licei scientifici sarà permesso servirsi di calcolatrici scientifiche e/o grafiche, purché non siano dotate di capacità di calcolo simbolico (Cas), cioè non siano in grado di fare passaggi algebrici (ad esempio il calcolo di una derivata o di un limite) al posto degli studenti. Restano al bando anche i modelli dotati di connessione wi-fi o che richiedano l’allacciamento alla rete elettrica. La lista completa dei modelli consentiti si trova sul portale del Miur (miur.gov.it), digitando nel motore di ricerca le coordinate di riferimento (nota 17905 del 17 ottobre 2018). Nei licei musicali, per la seconda prova, i candidati avranno a disposizione “idonee dotazioni strumentali, quali, ad esempio, computer, tastiera, cuffie, riproduttori di file audio, software dedicati”.
Ridotte le reti Internet scolastiche
I commissari, i presidenti e il personale dovranno tenere gli occhi bene aperti, far rispettate divieti e limitazioni, selezionare le calcolatrici conformi alle istruzioni. L’attenzione dei “controllori” andrà rivolta anche “alle apparecchiature elettronico-telematiche in dotazione alle scuole, per evitare che durante lo svolgimento delle prove scritte se ne faccia un uso improprio”. Per questo, come dispone la circolare del Miur, saranno adottati alcuni accorgimenti. Il collegamento tra la scuola e la rete Internet – necessario per estrarre dal cervellone ministeriale le tracce delle prove, per poi stamparle e fotocopiarle – sarà mantenuto solo per i computer a disposizione del dirigente scolastico o di chi ne fa le veci, del direttore dei servizi generali ed amministrativi (se autorizzato dai superiori) e del referente o dai referenti di sede. Gli altri verranno scollegati. Non basta. Aule e laboratori di informatica, sempre per direttiva del ministero, saranno obbligatoriamente chiusi a chiave e resi inaccessibili.
Coinvolta anche la Polpostale
Il Miur ha messo in preventivo anche l’eventualità che per alcuni studenti possano essere messi in piedi sistemi di appoggio esterni, e pure interni, agevolati dalla tecnologia. I potenziali “furbetti” sono avvisati. “La Struttura informatica del Ministero – viene annunciato e chissà se basterà a scoraggiare comportamenti scorretti – vigilerà sul corretto svolgimento degli esami in collaborazione con la Polizia postale e delle comunicazioni, per prevenire l’utilizzo irregolare della rete internet e delle connessioni di telefonia fissa e mobile, da parte di qualunque soggetto”.
Maturità al via tra pochi giorni
Gli esami sono imminenti. Il 17 giugno le commissioni si insedieranno e terranno la riunione plenaria, il 18 giugno potrà essere sfruttato per la predisposizione dei materiali di avvio del colloquio. Il 19 giugno 2019, alle ore 8.30, è in programma la prima prova scritta. Il 20 giugno 2019, sempre alle 8.30, ci sarà la seconda prova, in forma scritta, grafica o scritto-grafica, pratica, compositivo/esecutiva, musicale e coreutica.