Meta inizierà presto ad addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale in Europa sulla base dei post e dei commenti pubblici degli utenti maggiorenni. L’obiettivo, sottolinea la società di Mark Zuckerberg, è quello di insegnare all’IA a «comprendere e riflettere meglio culture, lingue e storie» per «consentire di supportare meglio milioni di persone e aziende in Europa insegnando ai modelli di intelligenza artificiale generativa a comprendere e riflettere più accuratamente culture, lingue e storie europee».

In arrivo da Meta le notifiche per gli utenti

A partire da questa settimana gli utenti dell’Unione Europea che utilizzano le piattaforme Meta inizieranno a ricevere notifiche, sia sulle app sia su email, che spiegano la tipologia di dati che la società comincerà a utilizzare. È incluso anche il link ad un modulo con cui sarà possibile opporsi «in qualsiasi momento all’uso dei propri dati a fini di addestramento». «Abbiamo reso questo modulo facile da trovare, leggere e compilare, e rispetteremo tutte le richieste già ricevute di non utilizzare i dati, così come quelle che verranno inviate in futuro», si legge nell’annuncio del gruppo di Menlo Park.

Quali dati saranno utilizzati da Meta

L’addestramento dell’intelligenza artificiale sarà fatto con i contenuti pubblici solo degli utenti maggiorenni cioè i post e i commenti pubblici, non i messaggi privati scambiati con amici e familiari. Si utilizzeranno anche le interazioni degli utenti con Meta AI come le domande e le richieste fatte su Instagram e Messenger, non quelle su WhatsApp.

Un’IA su misura per gli europei

Il gruppo sostiene di «avere la responsabilità di costruire un’intelligenza artificiale che non sia solo accessibile agli europei, ma realmente pensata per loro», ragione per cui ritiene «fondamentale che i modelli di IA generativa siano addestrati su una varietà di dati che gli permettano di comprendere le incredibili e variegate sfumature e complessità che caratterizzano le comunità europee». «Ciò include tutto, dai dialetti, ai modi di dire fino alle conoscenze locali e ai modi distintivi in cui i diversi Paesi usano l’umorismo e il sarcasmo nei nostri prodotti», aggiunge Meta.

ragazza sta scrivendo al computer

L’esempio di Google e OpenAI

«È importante sottolineare – aggiunge l’azienda – che il tipo di addestramento dell’IA che stiamo svolgendo non è un’esclusiva di Meta né sarà unico per l’Europa. È così che abbiamo addestrato i nostri modelli di intelligenza artificiale generativa per le altre regioni del mondo, fin dal lancio. Stiamo seguendo l’esempio di altre aziende, tra cui Google e OpenAI che hanno già utilizzato dati degli utenti europei per addestrare i propri modelli di IA».

In ritardo di un anno

La funzione di chat intelligente contraddistinta dall’icona di un cerchio blu – che al momento non si può rimuovere – è stata introdotta lo scorso mese in Europa dopo che Meta un anno fa ne aveva fermato il lancio per i rilievi dell’Autorità privacy irlandese. La società ricorda così che nel 2024 aveva posticipato l’addestramento dei modelli linguistici di grandi dimensioni utilizzando contenuti pubblici, «in attesa che i regolatori chiarissero i requisiti legali».

«Siamo dispiaciuti che ci sia voluto quasi un anno per arrivare a questo punto – osserva Meta -. Accogliamo con favore il parere fornito dal Comitato europeo per la protezione dei dati a dicembre che ha confermato come il nostro approccio iniziale fosse conforme ai nostri obblighi legali. Da allora abbiamo collaborato in modo costruttivo con la Commissione irlandese per la protezione dei dati e non vediamo l’ora di continuare a portare tutti i benefici dell’IA generativa alle persone in Europa».