Il supplemento d’estate sta per finire? Le carte e i modelli previsionali dicono di sì. Un paio di siti meteo si spingono a profetizzare un calo delle temperature addirittura di 10-15 gradi, a metà della settimana prossima. Un altro portale vede neve all’orizzonte.
Marco Virgilio, collaboratore de ilmeteo.net, non si spinge a tanto, pur ipotizzando apprezzabili cambiamenti. “Il tempo si avvicinerà agli standard autunnali del periodo stagionale in corso, dopo una sorta di lunga estate tardiva, che ha interessato soprattutto al centro-nord. Certi annunci suggestivi – commenta, alludendo alle previsioni da titoloni – poco hanno a che fare con la realtà dei fenomeni delle giornate in arrivo. Si legge di colate artiche, cappotti e altri simboli invernali per raccontare, in realtà, una semplice evidenza: si va verso un autunno per così dire tradizionale”.
Quella che si intravede, spiega, è una generale tendenza alla diminuzione della temperature. I valori dovrebbero scendere di qualche grado, andando sotto le medie storiche, prima al centro-sud (a partire da domenica 21 ottobre o lunedì 22) e poi al nord (a cominciare mercoledì 24). “Il calo termico si percepirà maggiormente – avverte l’esperto – perché farà seguito a una fase decisamente mite, in esaurimento sabato 20”.
Cambio di passo in coda al week end
Riassumendo. “Sabato 20 avremo bel tempo su tutta la penisola, salvo una certa variabilità nuvolosa su Sicilia e Sardegna e sul basso Tirreno in genere, aree costiere comprese. Ovunque il clima resterà ancora mite, fuori copione rispetto al calendario, con temperature massime comprese tra 23 e 26 gradi. Domenica 21 su tutti il versante adriatico e sulle regioni meridionali sono attesi i primi nuclei d’aria fredda proveniente dal nord Europa, in ingresso dai Balcani. Il nord, protetto dalle Alpi, non risentirà ancora di particolari variazioni termiche, se non in quota sulle Alpi orientali. Ci sarà tempo bello su tutto il centro-nord, ad eccezione di parziali addensamenti, on tendenza alla variabilità con locali e deboli piovaschi sul meridione, in particolare sul settore compreso tra Puglia e Sicilia orientale. Il calo delle temperature sarà ancora contenuto, più avvertito sulle regioni adriatiche e ioniche meridionali”.
La prossima settimana: da autunno pieno
“Venti più freschi di Grecale – prevede sempre Virgilio – lunedì 22 ottobre raggiungeranno il nostro Paese, con qualche pioggia lungo il versante adriatico e su alcune zone del sud. In queste aree si avvertirà maggiormente il calo delle temperature, destinato successivamente ad estendersi a gran parte del territorio italiano”.
Da martedì 23 l’evoluzione si fa più sfumata, ancora da mettere bene a fuoco. “Al momento – spiega ancora l’esperto – i principali modelli numerici individuano una più incisiva discesa di aria fredda artica dalla metà della settimana entrante. Il grado di attendibilità, però, a mio parere è insufficiente. Si tratterebbe comunque di un flusso di aria fredda in quota di qualche grado inferiore alle medie del periodo (dai 2 ai 5 gradi in meno), potenzialmente più attivo, in grado di determinare un generale calo di temperature su livelli comunque autunnali e non invernali”. Secondo altri previsori, invece, assisteremo a un crollo di massime e minime ancora più marcato, fin sotto i 10 gradi nelle massime.
Le tendenze di fine mese e inizio novembre
I colleghi del servizio meteo dell’Aeronautica militare vanno oltre, disegnando possibili scenari, tutti da confermare. Fino a domenica 28 ottobre – è l’indicazione di massima -“le precipitazioni continueranno a rimanere al di sopra della media in Sardegna e nelle regioni meridionali e interesseranno anche il centro peninsulare ed il nord-est. Nelle aree nordoccidentali si manterranno nella norma. Le temperature saranno in calo nelle regioni centrali, in Emilia Romagna e in Sicilia. Altrove tenderanno a rimanere in linea con il periodo”.
Da lunedì 29 ottobre a domenica 4 novembre “dovrebbe persistere un campo a debole curvatura ciclonica sulle regioni adriatiche. Le precipitazioni resteranno superiori alla media statistica del periodo in gran parte del territorio nazionale. Il quadro termico, invece, sarà caratterizzato da valori in linea con i parametri storici. Faranno eccezione le aree nord-orientali, dove ci saranno lievi aumenti”.
Ritorno all’ora solare
Nel frattempo saremo tornati all’ora solare. Le lancette andranno spostate indietro di 60 minuti nella notte tra sabato 27 e domenica 28 ottobre. Per le stazioni meteorologiche non cambierà nulla o quasi. Strumenti, computer, mappe e tecnici fanno riferimento tutto l’anno all’ora ufficiale Utc (Universal time coordinated), che corrisponde a quella del meridiano di Greenwich. In Italia lo sfasamento è di un’ora nel periodo autunnal-invernale di ora solare e di due ore con l’ora legale.