Quando dovremo fare il cambio armadi? Dopo una partenza all’insegna dell’instabilità, avremo un cambio di rotta?
Dal punto di vista astronomico l’autunno inizierà il 23 settembre, il giorno in cui si verificherà l’equinozio. Per i meteorologi e i climatologi, invece, è cominciato l’1 settembre. Ma al di là delle diverse date, l’estate sta uscendo definitivamente di scena o ci regalerà altre giornate dal sapore agostano, fuori copione?
Il Nord già in autunno
Al Nord e in parte al Centro l’autunno sta facendo le prove generali “con tre perturbazioni in sequenza”, quelle che porteranno altro maltempo diffuso nelle regioni settentrionali, nevicate precoci e non durature sulle Alpi e temporali al Centro. Il Sud, invece, sarà risparmiato o interessato in modo marginale dal peggioramento dei fenomeni “negativi”. La stagione di mezzo – per dirla con le parole di Luca Lombroso, esperto della materia e collaboratore del portale ilmeteo.net – “bussa alle porte e, soprattutto domenica, le troverà spalancate”, il tutto “grazie a una perturbazione atlantica a cui si associa una saccatura con aria ulteriormente fredda”.
Pioggia al Nord, in costume al Sud
Marco Virgilio, esperto dello stesso sito specializzato, conferma. “Il calo delle temperature già si sente e la neve si è rivista sulle vette alpine, a partire dal Piemonte. Ne cadrà ancora nel weekend. Le giornate di sabato 7 e domenica 8 settembre saranno caratterizzate dalle precipitazioni, in particolare al Centro-Nord. Farà anche più freddo, un fresco relativo, non da ottobre pieno”. In mezza Italia – traduce in pratica Lombroso, sempre sulle pagine web de ilmeteo.net – serviranno felpe e ombrelli.
Nelle regioni centrali e meridionali si andrà ancora al mare. Sulle coste della Sardegna potrebbe soffiare un forte maestrale. È presto però per fare il cambio degli armadi”. E poi? “Sbilanciarsi sarebbe prematuro – riprende il filo del discorso Virgilio. Ma nella parte centrale della settimana entrante dovremmo avere un miglioramento del tempo, con caratteristiche tipicamente settembrine”. A metà mese potrebbe esserci un colpo di coda dell’estate, con l’arrivo di anticicloni. Si vedrà.
Neve: le previsioni
Gli specialisti di nimbus.it, il sito ufficiale della Società italiana di meteorologia, per il Piemonte e la Valle d’Aosta prevendo spolverate sopra i 2.500 – 2.700 metri nella giornata di sabato e oltre 2.000 – 2.400 domenica, con lo zero termico a 3.000 – 3.500 metri nelle ore centrali della giornata e poi a 2.500 metri. Nelle due regioninel week end si oscillerà tra minime di 10/15 gradi in pianura e in collina, 8/12 tra 500 e 1.000 metri di quota e 5/9 tra 1.000 e 1.500 metri e massime – nell’ordine – di 23/25, 18/23 e 15/18 gradi.
Settembre senza scossoni
I previsori dell’Aeronautica militare si spingono a ipotizzare le tendenze successive per la seconda parte del mese. I modelli matematici al momento lasciano intravedere un autunno classico, in linea con i parametri stagionali. “Dal 16 al 22 settembre – recita il bollettino online – pare delinearsi un nuovo regime di stabilità su tutto il Paese, con il rientro nella media del periodo sia dei regimi termici sia delle precipitazioni”. Per la settimana dal 23 al 29 settembre, dopo l’equinozio, le indicazioni di massima sono simili. La situazione dovrebbe restare “pressoché invariata” rispetto alle settimana precedente, con temperature e precipitazioni allineate con i valori storici del mese.
Giornate più corte e meno luce
L’accorciamento delle giornate, intanto, si sta facendo sentire. Come sempre, la differenza marcata la farà il ritorno all’ora solare. Le lancette dell’orologio dovranno essere spostate indietro di 60 minuti nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre 2019.