Il microbiota è una rete complessa di migliaia di microbi, del peso di circa un chilo, paragonabile a un vero e proprio organo che gioca un ruolo cruciale non solo nella digestione, ma anche in tutte le funzioni dell’organismo a livello del metabolismo e delle difese immunitarie. Esistono diversi tipi di microbiota: non esiste solo quello intestinale ma ci sono anche il microbiota orale, il microbiota della pelle e il microbiota vaginale.
Il microbiota intestinale è il principale, un vero e proprio organo, una “centralina” che svolge funzioni fondamentali per la nostra salute. Si è scoeprto che esiste un legame molto stretto tra il microbiota e alcune malattie intestinali come la sindrome del colon irritabile e la rettocolite ulcerosa.
Dopo quello intestinale, il microbiota orale è il più importante e complesso sia per varietà e numero dei microorganismi sia per la correlazione con una serie di malattie non solo odontoiatriche, come quelle cardiache, il diabete e persino i tumori.
Microbiota orale e parodontite
Se il microbiota orale non è in equilibrio si rischiano problemi come carie, afte e disturbi più seri come la parodontite, un’infezione batterica delle gengive e delle altre strutture di sostegno del dente, più nota come piorrea. Non a caso negli studi dentistici più all’avanguardia riescono a guarire persino le forme più difficili di parodontite partendo proprio dall’analisi dei batteri che popolano la bocca. Ce lo spiega uno dei pionieri della ricerca sul microbiota orale, il dottor Francesco Martelli, medico chirurgo, odontoiatra e fondatore delle cliniche IMI – EDN (www. excellencedentalnetwork.com). «Siamo partiti 20 anni fa con i primi studi sulla composizione della flora batterica orale, dopo aver osservato che non tutti i pazienti miglioravano dopo i trattamenti per la parodontite» racconta l’esperto. «Da quando abbiamo introdotto il test microbiologico guariscono tutti perché, prima di cominciare la cura, sappiamo esattamente quanti e quali batteri patogeni sono presenti in bocca».
Perché occorre fare i trattamenti di igiene
«Grazie alle informazioni del test siamo in grado di effettuare una terapia personalizzata, di stabilire quante sedute sono necessarie e con quale frequenza ripeterle per evitare ricadute» dice il dottor Martelli. «Nei nostri studi utilizziamo il metodo Perioblast che si avvale di un particolare laser e di un microscopio operatorio grazie al quale rimuoviamo placca e tartaro, il terreno in cui proliferano i batteri, anche nei punti più nascosti, come le tasche gengivali. Poi con il laser eliminiamo i batteri e stimoliamo la rigenerazione naturale dei tessuti. E la ripetizione del test microbiologico mostra l’abbassamento della carica patogena e la scomparsa dei ceppi “cattivi”».
Microbiota orale e fertilità
Spesso capita che curando la parodontite si risolvano anche altri problemi. «Il microbiota orale ha stretti legami con quello urogenitale e quello oculare» dice il dottor Francesco Martelli, medico chirurgo odontoiatra. «Diverse mie pazienti considerate infertili, una volta guarite dalla parodontite sono riuscite ad avere una gravidanza dopo anni di tentativi falliti con la fecondazione assistita. Altri invece hanno superato disturbi agli occhi come le uveiti».
Microbiota orale e tumore del seno
I ricercatori la chiamano disbiosi mammaria: è un’alterazione nella composizione dei batteri che vivono nel tessuto del seno. E che intervengono nella trasformazione della cellula sana in tumorale. «Le ricerche su questi meccanismi e sui batteri coinvolti continuano» dice Stefano Magno, chirurgo senologo del Policlinico Gemelli di Roma. «E stanno approfondendo l’influenza del microbiota intestinale. Questo spiegherebbe come mai nel 30% dei casi c’è un legame tra stile di vita e tumore del seno».
Microbiota per perdere peso
Il microbiota, oltre a governare la salute di tutto l’organismo, avrebbe anche altri ruoli. Secondo una ricerca statunitense, il microbiota può far perdere peso anche più della semplice dieta perché i nostri batteri possono influire sul peso: infatti sono in grado di utilizzare le fonti energetiche, quindi il cibo che introduciamo nell’organismo, in modo differente.
Per tenerlo in salute, si è anche scoperto che esistono superfood che aiutano i funghi e i batteri dell’intestino a lavorare meglio.
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