Secondo il diritto internazionale privato, l’ordine pubblico costituisce un limite generale al riconoscimento delle sentenze e all’applicazione del diritto straniero da parte dei giudici nazionali nell’ordinamento giuridico interno. Può essere «contraria all’ordine pubblico», ad esempio, la trascrizione in Italia dell’atto di nascita di un bambino nato da una coppia omosessuale in Paesi che prevedono norme di procreazione medicalmente assistita diverse dalle nostre. È quello che è successo a da due uomini italiani, che come riporta il Corriere della Sera, sono diventati genitori all’incirca un anno fa di due gemelle nate in California, dopo «essere ricorsi ricorsi alla fecondazione di due ovuli donati da una donna anonima, e poi all’impianto e alla gestazione nell’utero di un’altra donna con la quale si erano accordati in base al diritto di famiglia californiano».
Dopo il rifiuto dell’ufficiale di Stato civile, l’ottava sezione civile del Tribunale di Milano ha scelto invece di trascrivere l’atto di nascita delle due bambine avvalendosi di una lettura più transnazionale, basandosi «su esigenze di tutela dei diritti dell’uomo e comuni ai diversi ordinamenti, nonché collocati a un livello superiore alla legislazione ordinaria». Il Tribunale ha riconosciuto la paternità dei due uomini «nonostante abbiano ciascuno un legame biologico con una soltanto delle minori» – ritenendo questa mancanza di legame «non lesiva di principi superiori» – e tenendo conto di un quadro normativo e giurisprudenziale «internazionale, comunitario e interno che tende a valorizzare sempre meno questo legame, in favore di altri aspetti della maternità/paternità correlati al consenso, alla volontarietà e all’assunzione della responsabilità genitoriale».
Il Tribunale ha perciò riconosciuto come la genitorialità dello stesso sesso non sia «contraria all’ordine pubblico, dal momento che non solo all’estero essa è pacificamente prevista e tutelata, ma anche in Italia ha ormai trovato riconoscimenti in recenti pronunce giurisprudenziali sulla base dell’interesse del minore», sottolineando allo stesso tempo come non esistano a tutt’oggi dati scientifici che «attestino la rilevanza dell’orientamento sessuale dei genitori sul benessere dei figli». Auguri alla nuova famiglia!