Ogni settimana pubblichiamo le risposte di Chiara Gamberale alle domande delle lettrici, sia online che sulla carta. Per scriverle, manda una mail a [email protected]
Leggi le altre storie di #ParlaneConChiara
Cara Chiara sto con lui da quasi 14 anni e siamo sposati da 11. Il carattere di mio marito è sempre stato un problema, perché non riesce a controllare la sua rabbia: spacca tutto, diventa violento e offensivo. Ci siamo lasciati varie volte, ma c’è sempre un riavvicinamento che non riesco a evitare e che fa soffrire le nostre figlie. Adesso siamo separati, lui vive in affitto ma vorrebbe che ci frequentassimo. Dice, come ogni volta, che ha capito i suoi errori e che ora tutto sarà diverso.
Io un po’ cedo, un po’ torno indietro, un po’ cedo di nuovo. Non so cosa pensare, né cosa provo per lui. Mia figlia grande è terrorizzata dalla possibilità che torniamo insieme. Non so più come comportarmi con lui.
Anonima
Perché scrivi: «comportarmi con lui»? Anzi, perché ANCORA con lui? La tua storia, cara Anonima, ti offre il privilegio di un altro sguardo dall’interno: quello di tua figlia. Il suo terrore è una forma di resistenza, il suo rifiuto un pesetto sulla bilancia della tua indecisione. Ti sta urlando: «Se non riesci a scegliere, mamma, lo faccio io per te, per noi; non è solo la tua vita a rischiare, ma anche, e soprattutto, la nostra». Prova allora a spostare la lente d’ingrandimento da te alle tue figlie, a osservare ogni angolo di questa dipendenza affettiva attraverso i loro corpi. Se fossi al loro posto, come vorresti che agisse tua madre? Sento che hai tutta la forza necessaria a sventolare e abbracciare la risposta che ti darai. Così come sento saprà parlarti questo verso lucidissimo di Margaret Atwood: «Posso cambiare me stessa più facilmente di quanto io possa cambiarti».
Problemi di cuore, di testa o di pancia? Scrivi a [email protected]
Leggi le altre storie di #ParlaneConChiara
Chiara Gamberale è scrittrice, conduttrice radiofonica e televisiva. Il suo ultimo libro è Il grembo paterno (Feltrinelli)