In una fredda serata di metà dicembre, in un’atmosfera pregna di affetto e confidenza, una mia amica, 40 anni da poco passati, ha trovato le condizioni di ascolto giuste per lasciare andare una confessione.
«Per 10 anni, ogni mattina mi sono svegliata con il magone. Andare al lavoro mi angosciava, dovevo stare attenta a non trovarmi sola in ascensore col mio capo (era già capitato che provasse a baciarmi) e dovevo stare attenta a ogni parola che pronunciavo, affinché non innescasse battute o doppi sensi da parte sua. Dovevo trovare le frasi e le espressioni giuste per respingerlo senza umiliarlo troppo e incattivirlo. Dovevo proteggere le più giovani e le nuove arrivate, metterle in guardia».
È riuscita a scrivere la parola fine a questo incubo cambiando posto di lavoro: «Non lo avrei mai denunciato allora. Non avevo niente di veramente grave in mano, ero giovane, avrebbero protetto lui e tacciato me di essere una rompiscatole. E questo benché tutti sapessero che era uno ossessionato dalle donne». Poi ci pensa un po’ e dice: «Oggi è diverso, oggi credo che lo avrei denunciato».
Questa frase mi ha restituito il senso del 2017, l’anno appena passato. Iniziato con una marea di cappellini rosa riuniti per la Women’s march contro l’elezione di Donald Trump, e terminato con una marea di confessioni accomunate dall’hashtag #metoo dopo il caso Weinstein, il 2017 rimarrà nella storia del femminismo. Nulla sarà come prima adesso. Nessuna donna penserà di essere condannata a 10 anni di molestie senza via d’uscita.
Donna Moderna in prima linea nel 2018
Cosa ci aspetta nel 2018? Sul fronte sociale è impossibile prevederlo. Non abbiamo idea di come procederà il cammino delle donne, di quali nuovi totem verranno abbattuti. Una cosa è certa: Donna Moderna sarà in prima linea.
L’8 marzo del 2018 saranno 30 anni dal primo numero del nostro settimanale. E per noi si aprirà una stagione speciale, durante la quale gireremo l’Italia per incontrarvi e proseguire dal vivo il dialogo che 3 decenni fa abbiamo iniziato su queste pagine. Per ricordavi gli straordinari passi che abbiamo compiuto assieme. E per disegnare la strada del futuro, a cominciare da noi. Dalla fiducia nelle nostre possibilità e dal sentirci libere di desiderare qualunque cosa.