Monopoli è uno dei giochi da tavola più popolari del pianeta. Almeno una volta nella vita, tutti ci siamo cimentati nell’impresa di acquistare o vendere terreni, case e alberghi fra Parco della Vittoria e Vicolo Stretto.
La tecnologia contactless
81 anni dopo la prima uscita, è stato deciso di rivoluzionare completamente il gioco per renderlo più vivace e adatto ai tempi che cambiano. La più clamorosa di questa novità è la scomparsa delle storiche banconote che saranno sostituiti dai fac-simili delle carte di credito e dai Pos. Grazie ad una speciale tecnologia, nota come contactless, gli acquisti e le vendite avverranno tramite la carta di credito che verrà posata sul Pos e segnerà in un batter d’occhio l’avvenuto pagamento, proprio come nella realtà. Grazie alla banca elettronica si saprà in tempo reale quanti soldi si possiedono in cassa e sarà la macchina a calcolare le varie transizioni velocizzando così i tempi.
Le oscillazioni dei prezzi
I prezzi di affitti e proprietà, poi, non saranno più fissi ma varieranno nel corso del gioco come nel mercato immobiliare reale. Le oscillazioni saranno calcolate, sempre dalla banca elettronica, in base agli eventi che capitano durante il gioco. Qualsiasi evento, imprevisto o altro farà salire o scendere i prezzi. Non solo, gli affitti oscilleranno in base alla frequenza con cui giocatori passano o meno in una determinata strada.
In 81 scatole si vince davvero
Su oltre 60mila scatole di Monopoli distribuite in tutta Italia, ci sono 81 confezioni (tanti quanti gli anni del gioco) che contengono una speciale tessera con cui si vincono da 100 a 10mila euro in monete d’oro dal valore numismatico.
Monopoli fu brevettato nel 1935
Secondo la versione ufficiale, Monopoli nacque negli Stati Uniti nel 1935 e fu inventato da Charles Darrow, riparatore di termosifoni disoccupato. La leggenda vuole che prese ispirazione per i nomi delle strade del gioco dalle vie di Atlantic City, la città in cui era cresciuto. In realtà è un gioco più antico di almeno trent’anni, nato probabilmente nel 1904, e diffusosi negli Stati Uniti in diverse varianti. Darrow unì queste versioni, introdusse delle modifiche, le brevettò e lo fece commercializzare.
La versione italiana di Monopoli
La versione italiana arrivò l’anno successivo quando l’editore Emilio Cerretti ne acquistò i diritti e lo commercializzò con i nomi delle strade della Milano di allora. Nella prima versione del gioco esisteva un “largo Littorio” che dopo la guerra in “largo Augusto” per cancellare i rimandi al fascismo.
Monopoli vietato nei paesi comunisti
Più volte Monopoli fu al centro di controversie politiche: per i comunisti era un gioco che propagandava il capitalismo tanto che in Unione Sovietica e a Cuba venne vietato. Paradossalmente ricevette anche critiche di segno opposto: fu accusato di mostrare il capitalismo in maniera spietata e quindi di favorire, al contrario, le idee socialiste.
Monopoli, il gioco più amato al mondo
Monopoli è nel Guinness dei primati come il gioco più giocato al mondo: si stima che nel mondo, 750 mlioni di persone abbiano fatto almeno una partita a Monopoli. È stato tradotto in 37 lingue e si può trovare nei negozi di 103 Paesi. Ogni anno, inoltre, si tengono tornei di Monopoli ed esiste un campionato mondiale dove il premio per il vincitore finale corrisponde a 20.580 dollari americani che è la somma che si ottiene contando tutte le banconote di una versione classica di Monopoli. Curiosità: il vincitore dell’ultimo Mondiale è un italiano: l’avvocato di Venezia, Niccolò Falcone.